4 luglio 2019

Roberta (William A. Seiter, 1935)

Roberta (id.)
di William A. Seiter – USA 1935
con Irene Dunne, Randolph Scott
**1/2

Visto in divx.

A Parigi in cerca di fortuna (e di un ingaggio) con la sua orchestra di amici spiantati, l'americano John Kent (Randolph Scott) "eredita" la sartoria di alta moda Roberta, fondata da sua zia Minnie (Helen Westley) e diretta ora dall'ex principessa russa Stephanie (Irene Dunne), di cui si innamora. Tratta dall'omonimo musical del 1933 di Otto Harbach e Jerome Kern che ebbe molto successo a Broadway, una commedia romantico-musicale ricca di vivacità ed eleganza, anche per via dell'ambientazione parigina e del tema della moda. Ma più che i due interpreti principali, degni di nota sono i comprimari, in particolare Fred Astaire e Ginger Rogers, che recitavano in coppia per la terza volta e che rubano spesso e volentieri la scena ai veri protagonisti grazie ai loro numeri di ballo, alle dinamiche e alla simpatia dei rispettivi personaggi: Fred è Huck Haines, il direttore dell'orchestra e il miglior amico di John, mentre Ginger è la sedicente contessa polacca Scharwenka (in realtà un'americana dell'Illinois che si finge tale per poter frequentare il jet set). Siamo in effetti in una Parigi ricolma di veri e finti aristocratici russi o dell'Est Europa (fuggiti dopo la rivoluzione), in balia dei capricci della moda, che sembrano volubili come gli stessi sentimenti dei personaggi: vedi per esempio Sophie (Claire Dodd), l'ex fiamma di John che lo aveva lasciato perché lo riteneva un bifolco e che lo rivorrebbe ora che, grazie a Stephanie, è diventato più raffinato. Nel frattempo, le vicende amorose si intrecciano con i destini della sartoria (che culminano in una grande sfilata per presentare nuovi modelli: i costumi sono di Bernard Newman). E leggerezza e sofisticazione vanno miracolosamente di pari passo. Le coreografie sono dello stesso Astaire e di Hermes Pan (accreditato per la prima volta). Irene Dunne canta numerose canzoni, la più celebre delle quali, destinata a diventare un classico, è "Smoke gets in your eyes". Degne di nota, però, anche "I'll be hard to handle" (su cui Fred e Ginger danzano il tip tap, di fatto dialogando – e "litigando" – attraverso il ballo), "I won't dance" e "Lovely to look at". Victor Varconi è il principe Ladislaw, Luis Alberni è il proprietario del caffé russo, mentre fra le modelle c'è una giovane Lucille Ball. Un remake nel 1957 ("Modelle di lusso").

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