The longest summer (Fruit Chan, 1998)
The longest summer (Hui nin yin fa dak bit doh)
di Fruit Chan – Hong Kong 1998
con Tony Ho, Sam Lee
*1/2
Rivisto in DVD, in originale con sottotitoli inglesi.
Tre mesi prima dell'handover, il passaggio di Hong Kong dalla Gran Bretagna alla Cina (previsto per il primo luglio 1997), un gruppo di soldati cinesi dell'esercito britannico vengono congedati per lo smantellamento della loro guarnigione, e rimangono senza lavoro e senza prospettive. Fra questi c'è Ga Yin (Tony Ho, all'esordio), che viene assunto come autista di un gangster (Chan Sang) grazie all'intercessione del fratello minore Ga Suen (Sam Lee), che già lavora per la malavita. I due fratelli, insieme ad altri amici reduci, progettano di rapinare una banca con armi finte: ma il giorno del colpo, scoprono di essere stati anticipati da un'altra banda di rapinatori, di cui fa parte Jane (Jo Kuk), la figlia ribelle del loro stesso boss... Dopo "Made in Hong Kong", Fruit Chan continua a scegliere il delicato momento del cambiamento di Hong Kong come sfondo delle sue storie, raccontando le esistenze in bilico di personaggi di fronte all'incertezza per il futuro (il proprio e quello della loro città) e al declino dello stile di vita, dell'economia e dei valori. Senza mai prendersi sul serio, nemmeno nei momenti più melodrammatici (memorabile e originale Wing, il boss della triade, low profile e umanissimo nella sua impotenza di fronte alle novità), il film ha alcuni pregi nella descrizione della società e dell'ambiente, una lunga estate piena di dubbi e di incertezze che culmina nelle celebrazioni a base di fuochi d'artificio e di discorsi delle autorità (compreso il principe Carlo) sotto la pioggia, ma risulta troppo confuso e frammentario, perdendo diversi colpi quando cerca di imbastire una vera trama. Attorno a Tony Ho e a Sam Lee recitano – come consuetudine nei film di Chan – una serie di attori non professionisti o alle prime armi.
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