Terminator Genisys (Alan Taylor, 2015)
Terminator Genisys (id.)
di Alan Taylor – USA 2015
con Arnold Schwarzenegger, Emilia Clarke
*1/2
Visto in TV.
Nel 2029, mentre sta per scattare l'ultima offensiva contro le macchine che hanno decimato l'umanità, il capo della resistenza John Connor (Jason Clarke) invia indietro nel tempo fino al 1984 uno dei suoi soldati, il fido Kyle Reese (Jai Courtney), affinché protegga la propria madre Sarah Connor (Emilia Clarke) dalla minaccia del Terminator che la vuole uccidere. Ma rispetto al film originale di James Cameron, qualcosa nella linea temporale è cambiato: Kyle trova ad attenderlo un T-1000 (il robot di metallo liquido visto in "Terminator 2"), mentre Sarah è già stata salvata – e addestrata a combattere sin da quando aveva 9 anni – da un vecchio modello T-800 (Arnold Schwarzenegger), denominato "Guardiano". Insieme, Kyle, Sarah e il Guardiano (che la ragazza chiama "Papà": e le dinamiche fra lui e Kyle sono proprio quelle di un padre e di un fidanzato), cercheranno di impedire il "giorno del giudizio", che in questa nuova realtà temporale non avverrà nel 1997 ma è previsto per il 2017, quando il sistema operativo Genisys, che renderà connessi tutti i dispositivi elettronici del mondo, sarà messo online. Ad ostacolarli, questa volta, c'è nientemeno che lo stesso John Connor, trasformato in un inarrestabile ibrido uomo/macchina (T-3000). Reboot della saga che tenta di ripartire dagli elementi iconici dei primi due film (quelli diretti da Cameron) e di ignorare i due successivi (ma almeno il terzo non era certo inferiore a questo), oltre che di spostare di vent'anni in avanti il setting della vicenda. L'operazione puzza di una certa arroganza, fra continue strizzatine d'occhio alle prime due pellicole, una sceneggiatura contorta e meccanica, scene d'azione più noiose che avvincenti e un astruso rant contro il moderno mondo connesso e l'Internet delle Cose. Ed è dunque ironico che, visto il flop al botteghino in patria, il film (che nelle intenzioni avrebbe dovuto dare origine a una trilogia) sarà a sua volta ignorato dall'ennesimo reboot in programma, prodotto dallo stesso Cameron. Del cast, manco a dirlo, Schwarzy è sempre la punta di diamante, anche con le rughe e i capelli grigi ("Sono vecchio, non obsoleto"). In ogni caso, grazie alla computer grafica, appare anche in versione "giovane" (molte scene del primo film sono state ottimamente ricostruite). A differenza dei loro personaggi, e nonostante il cognome uguale, Jason Clarke ed Emilia Clarke non sono imparentati. J.K. Simmons è il poliziotto veterano O'Brien, che aiuta i nostri eroi perché li aveva già incontrati nel 1984.
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