6 febbraio 2019

Il gaucho (Dino Risi, 1964)

Il gaucho
di Dino Risi – Italia 1964
con Vittorio Gassman, Amedeo Nazzari
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Visto in TV.

Marco Ravicchio (Vittorio Gassman), squattrinato addetto alle pubbliche relazioni di una piccola casa cinematografica, vola in Argentina per promuovere una pellicola neorealista ("La città morta") in occasione di un festival a Buenos Aires. Nella delegazione che lo accompagna ci sono l'attempata diva Luciana (Silvana Pampanini), due attricette oche (Maria Grazia Buccella e Annie Gorassini) e uno sceneggiatore comunista (Guido Gorgati). Troveranno una città popolata da esuli ed emigranti italiani, divisi fra chi ha fatto fortuna – come l'impetuoso Ingegner Maruchelli (Amedeo Nazzari), ricco esportatore di carne, che vive nel mito e nella nostalgia della patria abbandonata e che accoglie con il proprio entusiasmo i nuovi arrivati, ospitandoli per l'intera permanenza – e chi è rimasto uno spiantato – come Stefano (Nino Manfredi), amico ed ex commilitone di Marco, restato un pezzente nonostante le molte opportunità. Pellicola "turistica" ("Il Gaucho era un po' un pretesto per andare a fare una vacanza in Argentina", dirà lo stesso Risi), caciarona, improvvisata e senza una vera direzione, che dà il suo meglio soprattutto nel ritratto dei personaggi di Nazzari e di Manfredi (la scena migliore è proprio il malinconico incontro fra i due amici che fanno i conti con i propri fallimenti). Apprezzabile anche la demistificazione del "boom" economico (in Italia c'è ancora chi sta male e pensa di emigrare). Dal lato comico, invece, le gag sono ingenue e stereotipate, e il personaggio estroverso e un po' volgare di Gassman era già stato visto troppe volte (da notare la citazione da "Il sorpasso", quando Marco viene superato da un'auto, guidata da un romano, con lo stesso clacson della sua). Norberto Sanchez Calleja è Cecilio, lo spasimante di Luciana; Nora Carpena è la moglie di Maruchelli, che Marco prova a sedurre. Musiche di Armando Trovajoli. La sceneggiatura è firmata da Ruggero Maccari, Tullio Pinelli, Dino Risi ed Ettore Scola.

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