Europa report (Sebastián Cordero, 2013)
Europa Report (id.)
di Sebastián Cordero – USA 2013
con Anamaria Marinca, Michael Nyqvist
**1/2
Visto in divx, in originale con sottotitoli.
Girata con la tecnica del found footage (ovvero fingendo che il materiale mostrato sia il montaggio di registrazioni video ritrovate dopo gli eventi, come in "Cannibal Holocaust" e "The Blair Witch Project", per intenderci), una pellicola di fantascienza indipendente che racconta la prima missione spaziale a inviare esseri umani verso Europa, la luna di Giove, alla ricerca di possibili forme di vita. Durante il viaggio, una tempesta solare danneggia i sistemi di comunicazione della navicella (a bordo della quale si trovano in tutto sei membri dell'equipaggio: quattro uomini e due donne). E così soltanto al termine della missione, quando i video ripresi dalle numerose camere a bordo della nave saranno trasmessi tutti insieme alla Terra, si saprà cosa è accaduto. Le videocamere sono fisse, dunque non c'è una vera e propria "regia", se non attraverso il montaggio: che non è cronologico, in modo da aumentare la suspense mentre vengono mostrati i vari eventi in cui incorrono gli astronauti, fra incidenti, primi segni di squilibri, segnali di misteriose "presenze". Pur essendo una produzione indipendente e a basso costo (nessun attore di grido, dunque), il film è molto curato nei dettagli, soprattutto dal punto di vista tecnico-scientifico: la sensazione di assistere a un vero documento sui viaggi spaziali è alta. Lo stile narrativo, a metà fra il documentario e la testimonianza in diretta, consente di passare sopra a certi cliché dei film horror (il gruppo di persone in un ambito ristretto, eliminate a uno a uno nel corso degli eventi), e alcune immagini, come quelle della superficie ghiacciata di Europa, rimangono impresse nella memoria dello spettatore. Forse non originalissimo, dunque, ma meritevole di visione: insieme a "Moon", dimostra che la fantascienza di qualità può ancora prescindere da budget elevati, effetti speciali e spropositate dosi di azione.
2 commenti:
Non so se "found footage" e "fantascienza di qualità" sono definizioni che possono andare tranquillamente a braccetto, comunque un film che poteva essere molto peggio. Lo ricordo un po' soporifero ma molto migliore di Apollo 18.
Detto ciò, non credo che avrei il coraggio di rivederlo.
Tecnicamente è ben fatto, considerando che il budget non era probabilmente altissimo. Ma sono d'accordo con te, non so quanto possa reggere una seconda visione...
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