Arizona dream (Emir Kusturica, 1992)
Arizona dream (id.)
di Emir Kusturica – USA 1992
con Johnny Depp, Faye Dunaway
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Rivisto in DVD, con Marisa.
Il giovane Axel (Johnny Depp), introverso sognatore che dopo la morte dei genitori si è trasferito a New York a lavorare come catalogatore di pesci, viene richiamato in Arizona dallo zio Leo Sweetie (un sorprendente Jerry Lewis) per fare da testimone al suo imminente matrimonio. Lo zio, che agli occhi di Axel è l'incarnazione del successo e del sogno americano, vorrebbe che il nipote si stabilisse lì definitivamente per vendere cadillac nel suo salone di automobili: ma quando il ragazzo fa la conoscenza di due eccentriche donne che vivono in una casa nel deserto – la stravagante vedova Elaine (Faye Dunaway), appassionata di macchine volanti, e la sua gelosa e irrequieta figliastra Grace (Lili Taylor), allevatrice di tartarughe e aspirante suicida – si trasferisce da loro, innamorato della prima nonostante la differenza d'età. Dopo gli iniziali successi in Jugoslavia, Kusturica ha realizzato questo film insolito e surreale negli Stati Uniti per raccontare l'incontro fra una serie di personaggi bizzarri, vivaci o malinconici, alle prese con sogni e desideri che naturalmente non possono avverarsi, visto che sono fuorvianti, semplicemente assurdi o indice di scarsa maturità. Axel, infatti, è proprio come l'halibut, il pesce che – nei suoi sogni – gli eschimesi pescano dal ghiaccio e che da giovane ha entrambi gli occhi da un solo lato del corpo: solo quando raggiunge l'età adulta uno dei suoi occhi si sposta dall'altro lato, consentendogli così di avere una visione completa del mondo (ma, allo stesso tempo, perdendo qualcosa di sé). La pellicola, comunque, tocca di sfuggita molti altri temi, come l'amore, la morte e il rapporto con i genitori (metaforicamente, visto che in realtà né Axel né Grace sono davvero figli di Leo e di Elaine). Soffre però anche per una certa anarchia narrativa, per una caratterizzazione dei personaggi confusa e caotica e per la scarsa linearità della storia, i cui sviluppi si accavallano senza un vero senso logico, proprio come in un sogno: è un film da prendere o lasciare. Magnifica la colonna sonora di Goran Bregovic (con la collaborazione di Iggy Pop) e grandioso il cast. Fra le scene più memorabili, quella in cui Paul (uno straordinario Vincent Gallo), aspirante attore, appassionato cinefilo e commesso nel salone dello zio di Axel, sale sul palco durante l'ora del debuttante per mimare la sequenza di "Intrigo internazionale" in cui Cary Grant è alle prese con l'aereo che lo attacca nel deserto. Molto belle, comunque, anche le sequenze ambientate in Alaska fra gli eschimesi (in quella finale, Jerry Lewis e Johnny Depp sembrano esprimersi in una lingua inuit, ma in realtà sono parole inventate). In Italia la pellicola è uscita con qualche anno di ritardo, dopo essere stata inizialmente annunciata con il titolo "Il valzer del pesce freccia", e solo quando Kusturica era ormai noto presso il grande pubblico per i suoi capolavori "Underground" e "Gatto nero, gatto bianco". Depp, che avrebbe recitato con la Dunaway anche in "Don Juan DeMarco", viene citato nei dialoghi quando Paul lo nomina insieme ad altri grandi attori, chiedendo "Credi che qualcuno si permetta di toccare Johnny Depp in faccia?".