11 dicembre 2009

Il valzer dell'imperatore (B. Wilder, 1948)

Il valzer dell'imperatore (The Emperor Waltz)
di Billy Wilder – USA 1948
con Bing Crosby, Joan Fontaine
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Visto in DVD, con Martin.

Un rappresentante americano di grammofoni si reca al palazzo imperiale di Vienna con l'obiettivo di vendere uno dei suoi innovativi apparecchi all'imperatore austriaco Francesco Giuseppe (siamo all'inizio del ventesimo secolo). Ma si innamora di una splendida contessa e proverà in tutti i modi a conquistarla, favorito dalla vicenda parallela che vede coinvolti i rispettivi cani, il bastardino Buttons e la raffinata barboncina nera Sheherazade (promessa "sposa" del cane dell'imperatore). Il film, ravvivato dal technicolor e da alcuni numeri musicali cantati da Bing Crosby, è da collocare decisamente fra le opere minori di Wilder, anche se non mancano spunti interessanti, buoni momenti (come il balletto del servitori alla locanda in Tirolo) e situazioni simpatiche (tutte le peripezie canine, per esempio): si tratta comunque di poco più di una commedia romantica che gioca sui classici temi delle differenze di classe, della contrapposizione fra la vecchia aristocrazia e il nuovo che avanza, e della forza dell'amore che supera ogni ostacolo. Sugli stessi argomenti, Mamoulian ("Amami stanotte"), Lubitsch e lo stesso Wilder hanno fatto sicuramente di meglio. Ebbe anche una gestazione travagliata: girato in Canada nel 1946, fu distribuito solo due anni più tardi. Ottimo Richard Haydn nei panni dell'imperatore.

4 commenti:

Monsier Verdoux ha detto...

uno dei pochi fassi falsi di wilder (per sua stessa ammissione tra l'altro)...da poco tempo ho finito di leggere conversazioni con billy wilder, libro-intervista di wilder scritto da cameron crowe..illuminante sull'opera wilderiana, te lo consiglio assolutamente!

Christian ha detto...

Grazie del consiglio, in effetti mi interessa. Devo anche vedere ancora il documentario di Volker Schlöndorff "Billy, ma come hai fatto?". Tu lo hai visto?

Riguardo a questo film, evidentemente Wilder voleva realizzare un film più leggero e lubitschiano rispetto ai suoi lavori immediatamente precedenti (aveva appena girato "Giorni perduti"...!), ma il risultato è davvero troppo leggero! Basti pensare che le parti migliori sono quelle con i cani! ^^

MonsierVerdoux ha detto...

si, ho visto il documentario (mi fu regalato due natali fa abbinato a la fiamma del peccato): è un'intervista a wilder che esamina uno per uno tutti i film che ha realizzato dagli esordi come sceneggiatore di luubitch fino a uno, due tre! mi pare: interessantissimo, da vedere asoslutamente, l'unica pecca è che mancano i film successivi di wilder, quelli girati dopo uno,dure,tre!, ma va detto che i migliori (la fiamma del peccato, l'appartamento, viale del tramonto, a qualcuno piace caldo) sono tutti precedenti...

Christian ha detto...

Bene, allora cercherò di vederlo al più presto!