10 novembre 2021

La sposa cadavere (Burton, Johnson, 2005)

La sposa cadavere (Corpse bride)
di Tim Burton, Mike Johnson – USA 2005
animazione a passo uno
**1/2

Rivisto in TV (Netflix).

Il giovane Victor, promesso sposo a Victoria (si tratta di un matrimonio combinato dalle rispettive famiglie, il che non impedisce ai due giovani di innamorarsi l'uno dell'altra a prima vista), si ritrova per errore sposato invece con... un cadavere, quello di Emily, che lo trascina con sé nel regno dei morti. Il secondo lungometraggio in animazione stop motion di Tim Burton (ma il primo da lui diretto, sia pure insieme a Mike Johnson, visto che la regia del precedente "Nightmare before Christmas" non era sua ma di Henry Selick) è una fiaba dark e romantica ambientata in epoca vittoriana (il che si riflette nei nomi dei due promessi sposi: Victor e Victoria) e ispirata a una leggenda del folklore russo di origine ebraica. Con il film su Jack Skeletron condivide parecchie cose: dal gusto per il macabro all'aspetto deforme e inquietante dei personaggi, dalle scenografie espressioniste (da notare, in particolare, l'uso dei colori: se nel mondo reale la tavolozza è del tutto smorta, quasi monocromatica, il regno dei morti invece è variopinto e colorato) alla struttura musicale (con canzoni e musiche di Danny Elfman, a dire il vero non proprio memorabili). Ma nonostante il buon riscontro critico e il mood generalmente accattivante, la trama semplicistica, le gag scialbe, la debole caratterizzazione dei personaggi di contorno (alcuni dei quali, come i genitori, scompaiono di scena senza un motivo a metà film) e le idee riciclate dai lavori precedenti (vedi il cagnolino scheletro) lo rendono più povero del precedente, lasciando l'impressione di aver assistito – complice anche la breve durata – non a un lungometraggio, ma a un cortometraggio "gonfiato". Anche il doppiaggio italiano non è all'altezza di quello di "Nightmare before Christmas", soprattutto per quanto riguarda le parti cantate. In originale le voci sono di Johnny Depp, Helena Bonham Carter ed Emily Watson, mentre lo stesso Elfman canta nel ruolo dello scheletro jazzista. L'animazione a passo uno appare molto fluida e ripulita, tanto da lasciare il sospetto che sia stata generata al computer (in realtà si tratta del primo film in stop motion girato con camere digitali). Da notare le citazioni per Ray Harryhausen (il cui nome è inciso sul pianoforte) e "Via col vento".

2 commenti:

Babol ha detto...

Non mi è mai entrato nel cuore come The Nightmare Before Christmas, anche se indubbiamente ha il suo fascino, ed è comunque commovente e poetico a modo suo.

Christian ha detto...

Per me lo stesso. È carino, ma mi ha sempre lasciato l'impressione del "film minore".