Ultime parole (Werner Herzog, 1967)
Ultime parole (Letzte Worte)
di Werner Herzog – Germania 1967
con Antonis Papadakis, Lefteris Daskalakis
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Visto in DVD, in originale con sottotitoli.
Mentre si trovava in Grecia per girare il suo primo lungometraggio ("Segni di vita"), Herzog ha realizzato in soli due giorni anche questo breve corto, che attraverso il montaggio di alcune interviste agli abitanti di Creta racconta la storia dell'ultimo uomo (Antonis Papadakis) rimasto a vivere da solo sull'isola di Spinalonga, un tempo colonia per lebbrosi, nutrendosi di lucertole, fino a quando non viene trovato e riportato a terra ("alla civiltà, si presume"). Se il protagonista si limita ad affermare di non voler dire niente (l'incipit del film recita: "Mi dicono che devo dire di no, ma io non dico neanche questo: sono le mie ultime parole"), anche i discorsi degli altri personaggi sono bizzarri, visto che spesso ripetono più volte le loro battute come se stessero facendo le prove generali davanti alla macchina da presa. In particolare, due poliziotti raccontano di come hanno trovato l'uomo, e un medico elargisce alcuni aneddoti sui lebbrosi. A intervallare il tutto, alcune sequenze con musiche e canti popolari, con Papadakis che suona la lira tradizionale e Daskalakis il bouzouki. Significativo come, anche con una struttura non convenzionale, con il montaggio di materiali eterogenei e con il curioso mix fra documentario e finzione, Herzog riesca già a costruire una storia e dei personaggi interessanti.
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