From beyond (Stuart Gordon, 1986)
From Beyond - Terrore dall'ignoto (From Beyond)
di Stuart Gordon – USA 1986
con Barbara Crampton, Jeffrey Combs
**1/2
Visto in TV (Prime Video).
Il dottor Pretorius (Ted Sorel) e il suo assistente Crawford (Jeffrey Combs) mettono a punto una macchina, il "risonatore", capace di stimolare la ghiandola pineale e risvegliare così una sorta di "sesto senso" che permette di guardare in un'altra dimensione attorno a noi, popolata da pericolosi e orripilanti mostri. Dopo l'apparente morte di Pretorius, Craword viene ritenuto pazzo e affidato alle cure di una psichiatra, la dottoressa McMichaels (Barbara Crampton), che gli suggerisce di ritentare l'esperimento... Il secondo film di Stuart Gordon, come il precedente "Re-animator", è ispirato a un racconto di H.P. Lovecraft ("Dall'ignoto"), sceneggiato da Dennis Paoli e prodotto dal suo amico Brian Yuzna (oltre che interpretato dagli stessi attori), e fonde l'horror (anzi, in questo caso il body horror) con la fantascienza. Pur tecnicamente un B-movie (il budget è basso, anche se gli effetti speciali artigianali non sono da buttar via, soprattutto nel mettere in scena mostri grotteschi come Pretorius, trasformato in un ammasso informe di carne; e la lavorazione, per risparmiare, fu effettuata in Italia, a "Dinocittà"), è un film folle e visionario, malsano e disgustoso, ai limiti dell'exploitation, tanto da essersi ritagliato – come il lavoro precedente del regista – un'aura da cult movie. A tratti si respira aria di Cronenberg. La storia sfiora molti temi, compreso quello delle pulsioni sessuali (Pretorius era un pervertito sadomasochista, e la macchina, oltre a materializzare i mostri, influenza anche gli istinti e le inibizioni erotiche), oltre naturalmente all'abusato dibattito sui limiti della curiosità scientifica, e non mancano scene ad effetto (Crawford trasformato in uno zombie mangiacervelli) che aiutano a superare i limiti intrinseci del genere, le ingenuità anni ottanta e la povertà produttiva. Nel cast anche Ken Foree (l'agente "Bubba" Brownlee) e Carolyn Purdy, moglie del regista (la dottoressa Bloch). Musiche di Richard Band.
2 commenti:
A occhio mi sa che tu non l'abbia apprezzato molto questo film, ma personalmemte lo ritengo un gran film horror proprio per come tratta temi interessanti in maniera molto provocatoria! :--)
No, tutto sommato mi ha divertito, e la sufficienza gliela do anche. Come dici tu, i temi sono interessanti, ma sotto l'aspetto produttivo mi è parso davvero molto "grezzo", un vero e proprio B-movie (tanto che fa quasi più ridere che paura).
Decenni fa avevo visto anche "Re-animator", e lo ricordo migliore... Prima o poi rivedrò anche quello!
Posta un commento