25 ottobre 2019

Repo man - Il recuperatore (Alex Cox, 1984)

Repo man - Il recuperatore (Repo man)
di Alex Cox – USA 1984
con Emilio Estevez, Harry Dean Stanton
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Visto in divx.

Il teenager ribelle Otto (Emilio Estevez) trova lavoro presso un'agenzia che si occupa di recupero crediti nei sobborghi di Los Angeles, confiscando le automobili di coloro che non pagano le rate. Qui viene preso sotto l'ala protettiva del veterano Bud (Harry Dean Stanton), che gli insegna i trucchi del mestiere. Ma le cose si complicano quando lui e i suoi colleghi si lanciano alla ricerca di una misteriosa Chevrolet Malibu, proveniente dal New Mexico, nel cui portabagagli c'è qualcosa (che non si vede mai: si tratta di un MacGuffin narrativo come le valigette di "Un bacio e una pistola" o di "Pulp Fiction") che emette un'energia in grado di disintegrare intere persone, contesa fra un gruppo di ufologi complottisti, alcuni scalcinati ladruncoli e un team di agenti governativi... Squinternato B-movie diventato film di culto: i dialoghi sono tremendi, gli eventi accadono in maniera random, il realismo latita nonostante il setting urbano, e le suggestioni tirano in ballo gli alieni di Roswell, i telepredicatori e gli esperimenti nucleari: ma il tutto è da guardare con ironia e senso di trasgressione (altrimenti è difficile cavarne fuori qualcosa), compreso l'atteggiamento disincantato di un protagonista lontano da ogni stereotipo dell'eroe cinematografico. Nel cast anche Tracey Walter, Olivia Barash e Vonetta McGee. La colonna sonora comprende brani di numerose bande punk della scena di Los Angeles: il tema sui titoli di testa è cantato da Iggy Pop. Da non confondere con il fantascientifico "Repo Men" del 2010 con Jude Law.

2 commenti:

MikiMoz ha detto...

Oddio, questo mi manca e VOGLIO vederlo.
Ahaha, e chi se lo aspettava che andava a finire nel trash ironico: bellissimo.
Poic'è pure Harry, tanto di cappello.

Moz-

Christian ha detto...

Francamente, a parte qualche scena, a vederlo oggi per la prima volta non è poi granché... Sarebbe stato meglio gustarselo all'epoca, come tanti film anni '80 diventati poi di culto.