Joker (Todd Phillips, 2019)
Joker (id.)
di Todd Phillips – USA 2019
con Joaquin Phoenix, Robert De Niro
***1/2
Visto al cinema Colosseo.
Aspirante comico e cabarettista dalla salute mentale cagionevole, Arthur Fleck (Phoenix) lavora come clown per negozi e ospedali e ha ricevuto soltanto calci dalla vita. In un mondo senza empatia, sottoposto a frustrazioni e pressioni sociali di ogni tipo, finirà con l'esplodere, trovando nella violenza una valvola di sfogo e trasformando ogni tragedia in una ragione di riso. Origin story per lo psicopatico e acerrimo nemico di Batman: ma chi pensasse di trovarsi di fronte a un cinecomic come tanti altri, tutto azione, battutine ed effetti speciali, si sbaglia di grosso. Pur ambientato a Gotham City, e con apparizioni di personaggi quali Thomas Wayne (il padre di Bruce) nonché – fugacemente – del suo figlioletto e del maggiordomo Alfred, non c'è quasi nulla che rimandi al colorato universo dei supereroi in calzamaglia. Siamo più dalle parti di pellicole scorsesiane come "Taxi driver", con la sua analisi del disagio sociale e dei meccanismi della violenza, e di "Re per una notte", fonti di ispirazione talmente evidenti da essere esplicitate con la presenza di Robert De Niro nel ruolo di un anchorman televisivo che ricorda moltissimo proprio il secondo dei film citati. Frase cult: "Quando ero un bambino e dicevo alle persone che volevo fare il comico, tutti ridevano. Adesso invece nessuno ride". Qualche (ottusa) polemica in patria, con l'accusa di aver voluto far empatizzare il pubblico con un criminale e giustificare le ragioni delle sue azioni, che peraltro si dipanano in un contesto dai toni esasperati ma realistici, in una città sconvolta dalle tensioni sociali: tanto che le imprese del Joker hanno una forte risonanza fra le classi più disagiate, fomentando un movimento di rabbia e di protesta i cui membri indossano maschere da pagliaccio che sembrano alludere a quelle di Guy Fawkes dei vari Anonymous od Occupy Wall Street. Il classico accostamento fra l'apparente leggerezza e ilarità della figura del clown con la tristezza e la violenza è, ancora una volta, quanto mai efficace. E accettando la propria identità di Joker (quello di Arthur Fleck, come scopre il protagonista, in fondo non è mai stato il suo vero nome), il personaggio rinasce a una nuova vita che saprà sollevarlo dalle umiliazioni, sia pure provocando morte e violenza, in cui sguazza ridendo e ballando. In mezzo al caos e alla distruzione, assistiamo fugacemente anche alle origini di Batman (con l'assassinio dei genitori di Bruce Wayne). Phillips, anche sceneggiatore (insieme a Scott Silver), si è forse ispirato a storie a fumetti come "The killing joke" di Alan Moore: prima di questa pellicola, la sua carriera di regista era stata assolutamente mediocre (i suoi lavori più famosi sono le commedie come "Una notte da leoni" e similari). Stratosferica la prova di Phoenix, che per interpretare la parte è dimagrito di 24 chili (un tour de force che ricorda quello di De Niro in un'altra pellicola di Scorsese, "Toro scatenato"): forse quest'anno l'Oscar per il miglior attore è già prenotato. Nel frattempo il film, che potrebbe diventare il primo di una serie di lungometraggi dark e a sé stanti sui personaggi più tenebrosi dell'Universo DC, ha vinto a sorpresa il Leone d'Oro a Venezia. E pur essendo stato girato a basso budget (relativamente parlando, s'intende), ha riscosso un ottimo successo di pubblico. Dopo le delusioni al botteghino e le stroncature della critica per molte pellicole che scimmiottavano quelle della concorrente Marvel, la Warner sembra aver compreso che è meglio ridimensionare la natura interconnessa del DC Extended Universe e realizzare invece film che abbiano una propria identità autonoma: anche per questo motivo si è scelto di non ricorrere a Jared Leto, che aveva interpretato il Joker in "Suicide Squad" (il personaggio, in passato, ha avuto naturalmente anche i volti – fra gli altri – di Jack Nicholson e di Heath Ledger). Da notare come la copia vista al cinema avesse molte scene "localizzate" in italiano (lettere, giornali e biglietti da visita).
6 commenti:
Si urla al capolavoro un po' troppo facilmente, però devo ammettere che durante la visione il film mi ha stretto in una morsa di disagio. Riflettendoci dopo vengono fuori parecchi difetti, soprattutto di sceneggiatura, ma al netto di questi rimane un film decisamente notevole.
È un film potente e coinvolgente. Forse ha il difetto di essere un po' derivativo e non originalissimo (vedi i tanti rimandi scorsesiani), ma nel panorama dei cinecomic è senza dubbio destinato a diventare una pietra miliare. Per dire, secondo me è molto più interessante dei tanto osannati Batman di Nolan.
Eh... non so, qui non mi trovi d'accordo. I Batman di Nolan hanno rivoluzionato l'idea cinematografica di cinecomic secondo me e anche e sono riusciti a trasmettermi molto di più di questo Joker, che comunque. ripeto, rimane un film notevole secondo me.
Invece io penso che, pur belli (almeno i primi due, il terzo era parecchio inferiore), i Batman di Nolan non abbiano avuto poi questo grande impatto in un genere che, per via della Marvel, ha imboccato altre direzioni. Hanno lasciato ben poco nell'immaginario (forse soltanto l'icona di Heath Ledger) e non hanno fatto grandi proseliti, anche perché la DC ha scelto quasi subito di fare un reboot del personaggio con i film di Zack Snyder ("Man of steel" e seguiti), dove un approccio realistico simile ha funzionato molto meno bene. Invece questo "Joker", secondo me, ha le potenzialità per diventare un piccolo classico e potrebbe rimanere impresso molto più a lungo (soprattutto se vincerà agli Oscar).
Sì, mi spiego meglio, ha cambiato il mio modo di approcciarmi al cinecomic e comunque, pur essendo un vero e proprio cinecomic, con tanto di supereroe in armatura o tutina o come vogliamo chiamarla, non è risultato un puro film di intrattenimento e di evasione (come i film della Marvel, che sono godibilissimi ovviamente), ma è andato più a fondo. Questo Joker si rifà notevolmente ai Batman di Nolan, però, punta ancora più in alto e in alcuni casi ci arriva, in altri secondo me no.
Aggiornamento Oscar: "Joker" ha vinto i premi per il miglior attore (Joaquin Phoenix, come ampiamente previsto) e per la colonna sonora (di Hildur Guðnadóttir).
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