Due per la strada (Stanley Donen, 1967)
Due per la strada (Two for the road)
di Stanley Donen – GB 1967
con Albert Finney, Audrey Hepburn
***
Visto in divx, con Marisa.
Dopo dodici anni, il matrimonio fra Mark (Finney) e Joanna (Hepburn) è in crisi. Si erano conosciuti da squattrinati autostoppisti in Francia: e il passare del tempo, se pure ha dato loro stabilità, ricchezza (Mark è ora un architetto di successo) e una figlia, non è riuscito a regalargli la felicità. Ma proprio nel momento in cui il divorzio sembra ormai inevitabile, ripensando alle tante estati trascorse in viaggio insieme, troveranno la forza per andare avanti. Con una struttura quantomeno originale, il film è caratterizzato da un montaggio non lineare, che salta avanti e indietro nel tempo alternando scene e momenti dei ricorrenti itinerari in auto dei due protagonisti per le strade di campagna del sud della Francia, spesso rivisitando gli stessi luoghi (o le stesse situazioni) a distanza di anni, incrociando così le strade già percorse in passato. Dalle prime gite di coppia alle vacanze con gli amici (con cui prevedibilmente ci si confronta), dalla spensieratezza e dal romanticismo di gioventù alla noia che subentra con il matrimonio, dai sogni e dalle speranze al cinismo e alla disillusione, mentre anche le auto con cui si muovono passano da scalcinate utilitarie a macchine sportive e di lusso. E naturalmente il viaggio stesso è una metafora della vita di coppia, con tutte le svolte e gli imprevisti del caso, dalle prime schermaglie amorose agli occasionali tradimenti, dalla vivace complicità al grigio trascurarsi, dai litigi alle riconciliazioni, con il mondo che cambia (non sempre in meglio) attorno e insieme a loro. La struttura della storia permette di mettere in mostra non solo tante macchine ma anche abiti e acconciature sempre diverse, per rappresentare meglio i vari momenti storici (la cronologia è lasciata da ricostruire allo spettatore, visto che il film salta appunto avanti e indietro in continuazione), mettendo a confronto le varie fasi del loro rapporto e agganciando una scena all'altra tramite associazioni di idee o, più spesso, lasciando che i protagonisti incrocino sé stessi sulla strada. Forse alla lunga un po' ripetitivo, e con qualche luogo comune di troppo sul matrimonio, ma comunque sempre intelligente e pungente. La sceneggiatura di Frederic Raphael, ricca di dialoghi sofisticati – quasi da commedia screwball – ma anche di amarezza e cinismo, fu candidata all'Oscar. Il tema musicale è di Henry Mancini. Per il ruolo maschile Donen aveva pensato inizialmente a Paul Newman, che lo rifiutò.
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