4 ottobre 2019

I tartassati (Steno, 1959)

I tartassati (aka Fripouillard et Cie)
di Steno – Italia/Francia 1959
con Totò, Aldo Fabrizi
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Rivisto in TV, con Sabrina.

Il cavalier Pezzella (Totò), proprietario di un avviato negozio di abbigliamento nel centro di Roma, evade le tasse. Quando riceve la visita fiscale del maresciallo tributario Topponi (Aldo Fabrizi), cerca in ogni modo di evitare di pagare l'inevitabile multa. Seguendo i suggerimenti del suo disonesto e imbranato "consulente fiscale" (Louis de Funès), Pezzella prova così a "ingraziarsi" l'integerrimo Topponi, fra eccessivo servilismo e maldestri tentativi di corruzione che non andranno mai a buon fine, spesso ritorcendosi contro di lui ma comunque rendendo difficile la vita ad entrambi: e nel frattempo i due uomini si scopriranno legati l'uno all'altro perché i rispettivi rampolli (il figlio del commerciante e la figlia del maresciallo) finiranno con l'innamorarsi... Un soggetto esile e di facile appiglio, con situazioni da barzelletta (la battuta di caccia...) e una regia anonima, ravvivato però dall'estro dei due protagonisti, che avevano già recitato insieme (con ruoli simili) in "Guardie e ladri". Totò, "furbo" finto e maldestro che rende impossibile la vita del "retto" e disciplinato Fabrizi, sembra quasi voler invertire con l'amico/nemico i ruoli di perseguitato e di persecutore (o di "vittima" e carnefice), dando vita a scenette e situazioni comiche innegabilmente divertenti, soprattutto se ci si mette nei panni dello sfortunato Fabrizi. La lieve satira sociale (le tasse, il consumismo, l'antifascismo) completa il tutto. Il produttore Mario Cecchi Gori interpreta un passante. Nota: nella versione francese si dà maggiore risalto al personaggio interpretato da Louis de Funès (e meno a quello di Fabrizi), con alcune scene non presenti nell'edizione italiana.

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