Madame Sousatzka (J. Schlesinger, 1988)
Madame Sousatzka (id.)
di John Schlesinger – Gran Bretagna 1988
con Shirley MacLaine, Navin Chowdhry
**1/2
Visto in divx, con Hiromi.
Il quindicenne Manek, giovane pianista di origine indiana che vive a Londra con la madre, viene accettato come allievo dalla severa Irina Sousatzka, raffinata ed eccentrica nobildonna la cui famiglia era fuggita dalla Russia ai tempi della rivoluzione. Come spiega lei stessa, "ai miei studenti non insegno solo a suonare il piano ma anche a vivere": e dunque pretende dal ragazzo una dedizione assoluta sotto ogni aspetto, anche al di fuori delle lezioni, a cominciare dal divieto di esibirsi in pubblico prima di aver raggiunto la perfezione stilistica. Ma Manek, spinto dalle necessità economiche (la madre ha perso il lavoro) e allettato dalla proposta di un agente, accetta di partecipare a un festival e di esordire così alla prestigiosa Royal Albert Hall, anche se questo rischia di precludere il rapporto con un'insegnante che ormai lo considera come un proprio figlio. Ispirato a una storia vera (le memorie del pianista Harold Rubens), il film mette in scena con sensibilità ed eleganza il delicato rapporto che intercorre fra un maestro e l'allievo: se quest'ultimo deve saper "andare oltre" e abbandonare l'insegnante al momento giusto, anche il primo può imparare a sua volta dallo studente. Dietro l'intransigenza di Madame Sousatzka, infatti, si cela il rapporto conflittuale con l'amata madre, che a sua volta era stata la sua severissima insegnante, e il trauma di una grave indecisione commessa durante il proprio esordio in pubblico: da allora, la consapevolezza di non aver mai raggiunto la perfezione la spinge a ricercarla morbosamente nei propri studenti. E proprio il giovane Manek contribuirà a farle superare il trauma che invece, in passato, l'aveva portata a chiudere ogni rapporto con un precedente (e amatissimo) allievo. Il film è arricchito da riflessioni sui tempi che cambiano (l'antica casa in cui abita Sousatzka, ricolma di ricordi e di oggetti legati al passato, è situata in un quartiere sconvolto dalle ristrutturazioni edilizie e dagli agenti immobiliari che comprano gli appartamenti per smembrarli e rivenderli) e da sottotrame legate agli altri inquilini dello stabile (fra cui spicca la modella Twiggy nei panni di un'aspirante cantante pop di cui Manek si innamora). Nell'ovviamente ricca colonna sonora (Beethoven, Brahms, Schubert, Chopin, Liszt) il posto di riguardo è riservato al concerto per piano e orchestra di Schumann che il giovane protagonista esegue al suo debutto.
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