Grazie, signora Thatcher (M. Herman, 1996)
Grazie, signora Thatcher (Brassed off)
di Mark Herman – GB/USA 1996
con Pete Postlethwaite, Ewan McGregor
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Rivisto in divx.
Per ricordare il grande attore Pete Postlethwaite, scomparso due giorni fa, mi sono rivisto una delle sue interpretazioni più memorabili: quella del direttore della banda di ottoni composta dai minatori di un paesino dello Yorkshire, preoccupati per l'imminente chiusura della locale miniera di carbone da parte del governo conservatore della Gran Bretagna (da cui il riferimento al primo ministro Margaret Thatcher nel titolo italiano, assente nell'originale anche perché la vicenda si svolge quando le redini del governo erano già passate nelle mani di John Major). La pellicola, sicuramente una delle migliori fra le tante (tipicamente britanniche) che fondono commedia proletaria e dramma sociale alla Ken Loach, nel finale si trasforma in un aperto atto d'accusa contro un governo che con il suo liberismo sfrenato "ha sistematicamente distrutto un'intera industria", quella mineraria, facendo perdere migliaia di posti di lavoro e gettando sul lastrico e nella disperazione intere famiglie. Sullo sfondo della depressione e della crisi economica, la speranza alla quale si aggrappano i vari protagonisti del film è proprio la musica, unico motivo di gioia e di orgoglio: nonostante contrasti, dubbi e insicurezze, i minatori non abbandonano il sogno di giungere a suonare alla prestigiosa Albert Hall di Londra, dove il loro appassionato direttore, l'anziano Danny (Postlethwaite, appunto), nonostante la salute cagionevole terrà un accorato discorso contro la disoccupazione (che venne improvvisato dall'attore, d'accordo con il regista, per suscitare reazioni emotive più "realistiche" dal resto del cast). Per il resto la pellicola è quasi corale e segue le storie di diversi personaggi coinvolti a vario titolo nella chiusura della miniera: fra questi ci sono Gloria (Tara Fitzgerald), la giovane perita incaricata di valutare la redditività dell'attività mineraria (ma i suoi studi saranno inutili, in quanto la decisione di chiudere è già stata presa), che si unisce alla banda e conquista il cuore del giovane Andy (un Evan McGregor a inizio carriera); Phil (Stephen Tompkinson), figlio di Danny, il personaggio più drammatico del film, colui che deve affrontare i problemi maggiori a causa della disoccupazione, fino a tentare il suicidio; e molti altri minatori e le loro famiglie, persone semplici che non sono solo macchiette ma personaggi a tutto tondo, alla fine tutti sconfitti ma con dignità, abilmente tratteggiati dalla sceneggiatura dello stesso Herman. Il paesino fittizio di Grimley si ispira a Grimethorpe, che – in seguito alla cessazione dell'attività mineraria – è diventato il villaggio più povero della Gran Bretagna: proprio la Grimethorpe Colliery Band ha eseguito i brani che si sentono nella colonna sonora. Fra questi, ne spiccano alcuni piuttosto celebri: il "Concierto de Aranjuez" di Rodrigo, l'ouverture del "Guglielmo Tell" di Rossini e "Pomp and Circumstance" di Elgar.
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