10 gennaio 2011

Il grande colpo (Kirk Wong, 1998)

Il grande colpo (The big hit)
di Kirk Wong – USA 1998
con Mark Wahlberg, Lou Diamond Phillips
***

Rivisto in DVD, con Hiromi.

Per il suo (sfortunato) debutto hollywoodiano, prodotto fra gli altri da John Woo, Kirk Wong – uno dei registi hongkonghesi più significativi degli anni novanta, poi finito nel dimenticatoio – realizza una divertente pellicola che fonde adrenaliniche sequenze d'azione con una trama brillante e movimentata, quasi da commedia degli equivoci. Tutto ruota attorno a Melvin Smiley (Mark Wahlberg), abilissimo ma remissivo sicario che lavora – insieme a tre altri killer, fra cui l'infido Cisco (Lou Diamond Phillips) – per conto del potente boss del crimine Paris (Avery Brooks). Melvin soffre di continue ulcere allo stomaco perché tutti si approfittano di lui, contando sulla sua naturale bontà d'animo e sul suo patologico "desiderio di piacere a tutti": gli amici (cui non sa mai negare un favore), i "colleghi" (che gli lasciano sempre fare il grosso del lavoro per poi intascare le ricompense che spetterebbero invece a lui), e soprattutto le sue due donne, la fidanzata ufficiale Pam (Christina Applegate) e l'amante segreta Chantel (Lela Rochon), che gli prosciugano il conto in banca: la prima a beneficio dei genitori spendaccioni e ubriaconi, la seconda con l'intenzione di mollarlo e fuggire con un altro uomo. Per far fronte alle loro continue richieste di denaro e "arrotondare" lo stipendio, Melvin si vede dunque costretto ad accettare una proposta di Cisco ed effettuare nel tempo libero un lavoretto in proprio: sequestrare la figlia di un ricco imprenditore giapponese, Keiko (la graziosa China Chow), per chiedere un riscatto milionario. I rapitori però ignorano non solo che il padre della ragazza è ormai sul lastrico, ma soprattutto che Keiko è la figlioccia di Paris, il quale incarica proprio Cisco di individuare ed eliminare i responsabili. Questi, pur di scampare all'ira del boss, "scarica" su Melvin – che nel frattempo si è innamorato (ricambiato) di Keiko – tutta la responsabilità del rapimento, guidando una caccia all'uomo contro l'ex amico. Studentesse legate e imbavagliate (Keiko in uniforme da schoolgirl è il sogno di ogni feticista!), rocambolesche cene familiari (i genitori di Pam, interpretati da Elliot Gould – sì, lui! – e Lainie Kazan, scelgono proprio quel giorno per far visita a Melvin), videocassette da restituire (il tormentone della VHS di "King Kong 2" che Melvin non ha ancora riportato al negozio è esilarante), gag metacinematografiche (il padre di Keiko è andato in bancarotta per aver prodotto un film con sé stesso come protagonista), dialoghi scoppiettanti o surreali (memorabile il messaggio pieno di errori che Keiko, dopo essere stata rapita, deve leggere al padre), una cornice hip-hop ai limiti della parodia, e naturalmente sparatorie, inseguimenti, esplosioni e scontri cartoonistici e spettacolari (con tanto di flashback per spiegare come i vari personaggi sono sopravvissuti agli stunt più rocamboleschi, gestiti con mestiere dal montaggio di Pietro Scalia): tutto concorre a rendere questo sottovalutato film un gioiellino nel suo genere.

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