Cannes e dintorni 2010
Stasera inizia la rassegna milanese dei film di Cannes. Quest'anno aveva rischiato di non essere organizzata, a causa del taglio dei finanziamenti istituzionali. Invece alla fine ci sarà, anche se non si può fare l'abbonamento ma bisognerà acquistare i biglietti per le singole proiezioni, una pratica abbastanza scomoda (obbliga a comprare i biglietti in anticipo per essere sicuri di trovarli, impedendo di scegliere all'ultimo momento cosa vedere) oltre che meno conveniente. In più, il programma delude: mancano molti dei lavori che mi interessavano, come i film di Kitano, Michalkov, Araki, Assayas e Lee Chang-Dong. Comunque andrò a vedere la Palma d'Oro di Weerasethakul, più Leigh, Frears, Nakata e qualche altro, sperando di scoprire cose nuove.
7 commenti:
Ciao, come si fa a seguirti?
Ho dato un' occhiata al tuo blog, non sempre sono entusiasta delle tue osservazioni, ma ci trovo comunque qualcosa di interessante, soprattutto per l' obesità numerica dei film che riesci recensire.
Mi piacerebbe avere gli aggiornamenti del tuo blog, tutto qua.
Ti saluto, buoni pensieri.
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A presto!
Merci!
A presto
Porca miseria Christian, mi son perso tutto qui a Roma dove la rassegna è già praticamente finita: avevo organizzato tutto e poi al solito, i maledetti contrattempi di lavoro che pare non aspettassero altro.
Concordo con te comunque: a parte la Palma d'Oro e gli altri che citi tu ( che forse riusciremo a vedere al cinema...) come rassegna è deboluccia.
Buona visione e facci sapere.
Missile
Devo proprio dirla? Non mi trattengo. Che manchi Michalkov è solo un caso di nemesi storica. Dal momento che non avrebbe neanche potuto arrivarci a Cannes, essendo il suo film già uscito nelle sale in Russia e nei paesi baltici a distribuzione spiegata! Ma forse la mia è solo verde invidia perché non ce la facci a venire a vedere la rassegna pur se mutilata (che comunque è un miracolo che ci sia)
Missile: Intanto ho visto il film thailandese, e devo dire che mi ha disorientato non poco. La prima impressione è negativa, ma magari prima di scriverne aspetto un po' e cerco di capirlo meglio.
Candida: Speriamo che poi esca da noi almeno nelle sale! Io mi sono perso anche "12", ma l'ho recuperato in DVD (è in attesa di visione).
Dodici è un bel film, ma in russo si potrebbe dire "kovarnyj", cioè in qualche modo malizioso. Lui p un grande ma ha messo male a disposizione il suo talento negli ultimi anni. Del resto è una tradizione di famiglia (mi riferisco al padre, non al fratello)
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