12 giugno 2010

Bright star (Jane Campion, 2009)

Bright star (id.)
di Jane Campion – GB/Australia 2009
con Abbie Cornish, Ben Whishaw
*

Visto al cinema Apollo, in originale con sottotitoli
(rassegna di Cannes).

Inghilterra, 1818: la frivola Fanny, appassionata di moda e di cucito, si innamora del giovane e squattrinato poeta romantico John Keats, nonostante l'ostilità che Charles Brown (Paul Schneider) – possessivo amico e collega dell'uomo – nutre nei suoi confronti. Anche se l'affetto sarà ricambiato ("Bright star", stella lucente, è il sonetto che lui le dedica), la passione tra i due non si consumerà perché Keats morirà di tubercolosi a Roma, all'età di soli 25 anni, prima di poter raggiungere il successo. Non frequentavo Jane Campion da "Lezioni di piano" (pellicola che avevo detestato; ma da allora non l'ho più rivista e forse dovrei: sono passati così tanti anni!) e ho trovato un film piatto e noioso, stucchevole e senza alcun guizzo, pieno di romanticismo adolescenziale, dove le emozioni e i sentimenti vengono dati per scontati, senza stimolare la partecipazione dello spettatore per le vicende amorose della protagonista (tutta la storia è narrata infatti dal punto di vista del personaggio femminile, peraltro piuttosto insulso) né suscitare il desiderio di approfondire la conoscenza di Keats (qui ritratto senza personalità) o della sua poesia.

9 commenti:

Massimo Volpe ha detto...

Un'altro fallimento dopo l'orribile In the cut ,unico film negli ultimi 10 anni che ho finito di vedere quasi violentandomi?
I tempi di Lezioni di Piano , temo, siano sempre più lontani...

Missile

Christian ha detto...

Guarda: fra ricami, bambine dai capelli rossi, gattini, campi di fiori e malattie terminali, ho passato il film lanciando continue occhiate all'orologio...!

Giuliano ha detto...

...ero molto curioso, perché ho amato moltissimo la Campion.
"Lezioni di piano" mi era piaciuto, ma non so cosa le sia successo dopo: ha ragione Missile, "In the cut" è inguardabile (anche come film "di genere").
Se è andata così è un grave peccato, perché qui il soggetto era di altissimo interesse.

iosif ha detto...

non male, per un film che pare stia facendo commuovere tutti alle lacrime. personalmente, avevo un pregiudizio che la tua recensione conferma, e allora credo che i gattini mi accontenterò di vederli nelle migliaia di foto su facebook.

p.s.: o christian, ti informo che l'ultimo tsai è adesso in circolazione.
saluti.

Christian ha detto...

Voi dategli comunque una chance: sia perché – come sottolinea Iosif – sta facendo commuovere molti, sia perché – come ho già detto – a me non era piaciuto nemmeno "Lezioni di piano", e quindi forse è solo un'idiosincrasia personale verso questo tipo di film...

Iosif: grazie per la dritta su Tsai! ^^

eleonora ha detto...

Sono molto d'accordo con la tua recensione, Christian. L'ho trovato mortale!
eleonora

Christian ha detto...

Meno male, allora non mi sento solo! ;-)

Fabio ha detto...

Se ci sono film a cui dare una sola stella sono proprio questi...
Non riuscire a raccontare nemmeno la storia di un innamoramento, un vero disastro.

Christian ha detto...

Un film terribile, forse il peggiore di quell'anno!