17 giugno 2010

Tutti per uno (R. Goupil, 2010)

Tutti per uno (Les mains en l'air)
di Romain Goupil – Francia 2010
con Linda Doudaeva, Valeria Bruni Tedeschi
*1/2

Visto al cinema Anteo, in originale con sottotitoli (rassegna di Cannes).

Il cinema francese si è spesso dedicato a ritrarre bambini e ragazzi all'interno del sistema scolastico, e questo film (la cui vicenda è curiosamente raccontata in un lungo flashback dagli stessi protagonisti, ormai invecchiati, nell'anno 2067) si iscrive appieno nel filone inaugurato da "Zero in condotta". Ma il tema trattato – le espulsioni dei figli di extracomunitari e immigrati illegali – è talmente preciso e circostanziato da far assumere alla pellicola valenze più "politiche" che sociali. La protagonista, l'undicenne Milana, è infatti di origine cecena e vive nel terrore che un giorno o l'altro i poliziotti si presentino in casa sua per costringerla ad abbandonare il paese, soprattutto dopo aver già visto accadere la stessa cosa ad alcuni compagni di scuola. Mentre la questione comincia a preoccupare anche insegnanti e genitori (con alcuni, come Valeria Bruni Tedeschi, che dimostrano solidarietà offrendosi di ospitare in casa propria i bambini a maggior rischio di espulsione), Milana e alcuni dei suoi amici più stretti (fra cui spiccano il coetaneo Blaise, innamorato di lei, e la sua sorellina Alice, di soli otto anni) mettono in atto una singolare forma di protesta, fuggendo di casa e nascondendosi in uno scantinato per alcuni giorni, attirando così l'attenzione dei media sul problema. Quando alla fine usciranno dalla loro tana, convinti dagli appelli di compagni e genitori, lo faranno tenendo le mani in alto, come prigionieri politici. Come capita spesso in questo tipo di film, la spontaneità dei piccoli attori è una delle cose migliori di un lungometraggio "a tema" e privo di particolare mordente.

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