Johnny Guitar (Nicholas Ray, 1954)
Johnny Guitar (id.)
di Nicholas Ray – USA 1954
con Joan Crawford, Sterling Hayden
***1/2
Visto in DVD.
Fenomenale western passato alla storia per la sua aticipità, per i toni forti e barocchi, per la fotografia dai colori accesi e per personaggi (soprattutto quelli femminili, interpretati dalla Crawford e da Mercedes McCambridge) che veicolano passioni veementi come amore, odio, intolleranza, invidia. Il pistolero Johnny Logan – che si fa chiamare Johnny Guitar e viaggia con una chitarra sulle spalle e apparentemente senza armi – viene richiamato da Vienna, sua amante di un tempo e ora proprietaria di un saloon e di una casa da gioco in un territorio isolato (ma che nel giro di qualche anno sarà raggiunto dalla ferrovia in costruzione) affinché la aiuti a fronteggiare l'ostilità che gli abitanti delle terre vicine manifestano nei suoi confronti. Chi odia maggiormente Vienna e fomenta la popolazione è in realtà un'altra donna, la giovane Emma, che la accusa di proteggere quattro banditi – guidati da Dancing Kid – e di dare loro ospitalità: ma forse il motivo del suo rancore stà tutto nella sessualità repressa e nell'incapacità di accettare la corte del Kid nei suoi confronti. La rivalità fra le due donne è il vero filo conduttore della pellicola, che infatti si conclude in un duello finale fra di loro, mentre i personaggi maschili (sia quello interpretato da Hayden, che pure dà il titolo al film, sia la banda guidata da Scott Bredy, dove spicca un giovane Ernest Borgnine, e naturalmente gli abitanti del villaggio) sono succubi delle loro volontà e si dimostrano in fondo del tutto passivi. Se il tema della giustizia sommaria era ben radicato nei western classici (si pensi al magnifico "Alba fatale" di Wellman), quello della caccia alle streghe sembra un riferimento diretto, da parte di Ray, al maccartismo. Nel complesso, per il suo stile eccentrico (nella prima parte non mancano gli sguardi in camera), il lirismo dei dialoghi, la potenza di alcune scene (l'incendio notturno) e la buona caratterizzazione dei personaggi (vedi i quattro membri della banda di Dancing Kid), è un film che rimane impresso nella memoria dello spettatore e va sicuramente annoverato fra i più interessanti del periodo. In qualche modo, comunque, mi ha ricordato "Rancho Notorious" di Fritz Lang. Ottima la Crawford in un ruolo molto forte e non privo di sfumature e di ambiguità ("Mai visto una donna più uomo di lei", commenta il barista).
2 commenti:
E grande Sterling che esprimerà tutto il suo odio contro Crawford a fine riprese:
"There is not enough money in Hollywood to lure me into making another picture with Joan Crawford. And I like money." Ahah!
Divertente, non lo sapevo. In effetti anche sullo schermo non sembrano andare sempre d'amore e d'accordo. ^^
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