Vivere! (Zhang Yimou, 1994)
Vivere! (Huozhe, aka To live)
di Zhang Yimou – Cina/Hong Kong 1994
con Ge You, Gong Li
**1/2
Visto in VHS.
Le vicissitudini di una coppia di coniugi, fra i drammi privati e i grandi eventi pubblici che hanno segnato le tappe della Cina moderna (dal "Grande balzo in avanti" alla Rivoluzione Culturale), raccontate attraverso quarant'anni di storia del paese e sullo sfondo della diffusione del comunismo: pur essendo il film più "patriottico" e inquadrato della carriera di Zhang Yimou, è però tutt'altro che un film di propaganda e presenta un personaggio, quello di Ge You, per il quale le ideologie contano poco, sicuramente meno dell'amore per la vita e per la sua famiglia, il che potrebbe spiegare come mai la pellicola (pur presentando un tono quasi agiografico nei confronti delle istituzioni) sia stata vietata in patria. Fra le righe, inoltre, non mancano accuse verso le epurazioni degli intellettuali, le condanne sommarie dei dissidenti, e il culto della personalità di Mao. La storia inizia negli anni '30, quando il ricco possidente Fugui dissipa il patrimonio di famiglia con il gioco d'azzardo. Rimasto povero e dovendo mantenere la figlioletta e la moglie incinta, si trasforma in artista di strada dedicandosi al tradizionale "teatro delle ombre cinesi". Lo scoppio della guerra civile lo costringe all'arruolamento forzato: prima nelle fila dell'esercito nazionalista, poi in quello popolare di Mao: grazie al suo nuovo stato di "povero", che lo protegge dalle condanne a morte che vengono comminate ai capitalisti, lui e la moglie si integrano facilmente nella nuova Cina comunista, e fra alti e bassi riescono a sopravvivere con una sempre immutata fiducia nel futuro, nonostante la tragica perdita di entrambi i figli. La pellicola si chiude con la certezza che "la vita diventerà ancora migliore". Curiosamente il titolo è lo stesso di un celebre film neorealista di Kurosawa (anche se in italiano c'è un punto esclamativo in più). La volontà di vivere e di sopravvivere a ogni costo è in effetti la molla che spinge il protagonista ad andare avanti e a superare le molte difficoltà, adattandosi alle circostanze dopo aver superato le debolezze del passato.
3 commenti:
Altro grande film di Zhang-Yimou. E' vero, un po' sottotono rispetto alla Storia di Qiu Ju, ma non più di tanto. Infatti, come affermi anche tu, un film molto più critico nei confronti del potere di quanto non sembri.
Un ottimo film, molto toccante ed istruttivo.
Bene, siamo d'accordo! ^_^
Anonimo, perché non ti firmi?
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