3 ottobre 2022

21 grammi (Alejandro G. Iñárritu, 2003)

21 grammi - Il peso dell'anima (21 grams)
di Alejandro González Iñárritu – USA 2003
con Sean Penn, Naomi Watts, Benicio del Toro
***

Rivisto in TV (Prime Video).

Il secondo film della coppia Iñárritu (regista)-Guillermo Arriaga (sceneggiatore), al debutto negli Stati Uniti dopo la pellicola d'esordio "Amores perros", è un'altra ambiziosa vicenda corale dove le storie dei tre protagonisti – prigionieri in una spirale autodistruttiva – si intrecciano e, soprattutto, sono raccontate in maniera non lineare. La narrazione, infatti, è cronologicamente decostruita: e il montaggio ne accosta i frammenti lasciando allo spettatore il compito di rimettere insieme la trama come se fossero i tasselli di un puzzle. Jack (Benicio del Toro) è un pregiudicato che sembra aver messo la testa a posto da quando ha scoperto la religione. Provoca però un incidente stradale nel quale muoiono il marito e le figliolette di Cristina (Naomi Watts). Stravolta dal dolore, la donna ripiomba nelle cattive abitudini di un tempo (alcol e droghe), ma viene "salvata" da Paul (Sean Penn), professore di matematica cui è stato trapiantato il cuore proprio del marito di lei. E che, per sdebitarsi, accetta di portare a termine la sua vendetta nei confronti di Jack... I tre personaggi sono spinti dal lutto, da tendenze suicide o dalla proprie dipendenze (la religione, la sete di conoscenza, o più banalmente alcol e droghe), da ossessioni o semplicemente dal destino: l'esito del loro percorso, in ogni caso, sarà per certi versi sorprendente. Oltre alla narrazione decostruita, il film è degno di nota anche per la sua estetica finto-povera, con la fotografia sgranata, i colori filtrati e l'uso estensivo della camera a mano (quasi alla von Trier), come ad accentuare il realismo e l'intensità della vicenda. Il tutto, però, serve anche a dare l'impressione di una complessità maggiore di quella che la stessa storia avrebbe avuto se narrata in maniera lineare, senza contare che si trascina un po' per le lunghe, pretendendo forse troppo dallo spettatore. Ottime, in ogni caso, le prove degli attori (Del Toro e la Watts ricevettero una nomination agli Oscar): nel cast anche Charlotte Gainsbourg (la compagna di Paul), Melissa Leo (la moglie di Jack), Eddie Marsan, Danny Huston e Clea DuVall. E regia e sceneggiatura si meritano i plausi ricevuti dalla critica. Il titolo, un po' pretenzioso, si riferisce al presunto peso che un corpo umano perde nel momento della morte.

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