14 luglio 2018

Carne trémula (Pedro Almodóvar, 1997)

Carne trémula (id.)
di Pedro Almodóvar – Spagna 1997
con Liberto Rabal, Francesca Neri, Javier Bardem
**1/2

Visto in divx.

Il giovane Victor (Liberto Rabal), puro, ingenuo e senza esperienza nella vita, si invaghisce al primo incontro della bella Heléna (Francesca Neri), figlia di un diplomatico italiano, e provoca senza volerlo una colluttazione nella quale il poliziotto David (Javier Bardem) rimane ferito alla spina dorsale da un colpo di pistola. Dopo aver trascorso sei anni in prigione, Victor scopre che David (diventato un campione di basket in carrozzella) ed Heléna si sono sposati. E ancora una volta, senza un reale intento maligno, torna nelle loro vite per cambiarle completamente... Dal romanzo "Carne viva" di Ruth Rendell (ma chissà perché il titolo del film è rimasto in spagnolo), un intenso melodramma con sfumature da thriller romantico e psicologico, che parla di colpa e tradimento, di espiazione e di riscatto, di amore vero e per compassione. La pellicola, una delle poche di Almodóvar a presentare un punto di vista più maschile che femminile, è costruita su una ragnatela di relazioni e rapporti incrociati fra i personaggi – oltre a Victor, Heléna e David, ci sono anche Sancho (José Sancho), il violento compagno di pattuglia di David, e sua moglie Clara (Ángela Molina), un tempo amante di David e ora di Victor – causata più dal destino e dalle coincidenze che dalle loro azioni. E sotto questa luce possono leggersi anche alcuni elementi apparentemente pretestuosi o spuri (come l'incipit che ci mostra la nascita di Victor a bordo di un autobus, per esempio, o i sottotesti sociali e politici). Ottima l'atmosfera (che attraversa varie epoche della storia di Spagna), la fotografia e la prova degli attori, in particolare quella di un Bardem alle prime armi (che per Almodóvar aveva già recitato in una piccola parte in "Tacchi a spillo"). Penélope Cruz è la madre di Victor nel prologo. Il film che Heléna sta guardando in tv quando arriva Victor è "Estasi di un delitto" di Buñuel.

2 commenti:

MikiMoz ha detto...

Per me uno dei migliori Almodovar, senza dubbio.
Poco pretestuoso, molto vero seppur con una trama intrecciata che ha motivo d'essere solo per fiction, ma funziona^^

Moz-

Christian ha detto...

Molto almodovariano nei suoi aspetti da thriller melò, ma meno trasgressivo dei film delle origini. Per me non è all'altezza di "Tutto su mia madre", che fu il suo film successivo, ma comunque resta assai interessante, multiforme e gradevole!