Love actually (Richard Curtis, 2003)
Love Actually - L'amore davvero (Love Actually)
di Richard Curtis – GB 2003
con Hugh Grant, Colin Firth
**1/2
Visto in TV, con Sabrina.
Dalla penna di Richard Curtis (già sceneggiatore di successi come "Quattro matrimoni e un funerale" e "Notting Hill", qui alla sua prima regia), una pellicola corale a sfondo romantico-natalizio che segue in parallelo una decina di love story di vario genere che si dipanano a Londra sotto Natale: il film comincia infatti quando mancano cinque settimane alle festività e si conclude proprio la notte di Natale (con un'appendice collocata un mese più tardi, che tira le fila e mostra le conseguenze di tutte le vicende). Girato con un cast di stelle britanniche, il film ricorda certe pellicole corali di Robert Altman (e infatti Curtis ha dichiarato a più riprese come i riferimenti siano "Nashville" e "America Oggi"), anche se i collegamenti fra le varie storie sono molto tenui e di poca importanza per lo sviluppo delle singole vicende. Hugh Grant è il primo ministro inglese, appena eletto, che si scopre attratto della sua assistente Natalie (Martine McCutcheon). Colin Firth è uno scrittore divorziato che si trasferisce a lavorare in Francia, dove si innamora della domestica portoghese Aurelia (Lúcia Moniz), nonostante nessuno dei due conosca la lingua dell'altro. Bill Nighy è Billy, un attempato cantante rock che cerca di tornare sulla cresta dell'onda grazie a una melensa cover di una canzone natalizia. Harry (Alan Rickman), direttore di un'azienda di design, è sposato con Karen (Emma Thompson) ma ha la tentazione di una scappatella extraconiugale con una sua provocante dipendente (Heike Makatsch). La sua impiegata Sarah (Laura Linney) è attratta dal bel collega Karl (Rodrigo Santoro), ma deve anche badare al fratello ricoverato in un istituto psichiatrico. Mark (Andrew Lincoln) è innamorato della fresca sposina (Keira Knightley) del suo miglior amico. Daniel (Liam Neeson), che ha appena perso la moglie, aiuta il figlio undicenne a dichiararsi a una coetanea. Il giovane fattorino Colin (Kris Marshall) intende viaggiare in America perché è convinto che laggiù le ragazze siano più disinibite. I timidi John (Martin Freeman) e Judy (Joanna Page) si conoscono mentre lavorano come controfigure per le scene di sesso in un set cinematografico.
L'amore descritto da Curtis assume vari aspetti e varie facce, e non sempre si tratta di quello romantico: ci sono anche i valori dell'amicizia (Billy, che sceglie di trascorrere il Natale in compagnia del suo unico vero amico, ovvero il grasso manager che gli è sempre stato vicino) o degli affetti familiari (Sarah per il fratello, Daniel per il figlio). E se la maggior parte delle storie si concludono con l'inevitabile lieto fine (matrimoni, dichiarazioni, nascita di nuovi amori), altre lasciano il finale aperto o prevedono una rinuncia (Mark) o addirittura una separazione (Harry e Karen). Naturalmente, come in ogni pellicola corale, non tutte le storie sono interessanti in egual maniera: se alcuni segmenti sono davvero originali (quello con Martin Freeman e Joanna Page, per esempio), altri risultano più banali (quelli di Laura Linney o di Colin Firth). A restare più impressi sono comunque gli episodi con Hugh Grant (davvero azzeccato nel ruolo di un premier impacciato ma battagliero) e con Bill Nighy (il cantante che provoca scandalo in tv con le sue dichiarazioni senza peli sulla lingua), ma anche quello con Keira Knightley (forse il segmento scritto meglio, e di cui vanno ricordate almeno due sequenze: quando la ragazza scopre che Mark è innamorato di lei guardando il video delle nozze, un montaggio di primi piani del suo volto; e la "dichiarazione" finale dello stesso Mark, attraverso una serie di cartelli scritti a mano). Numerosi e onnipresenti i riferimenti pop, com'è consuetudine per Curtis, in campo musicale ma non solo: c'è persino un inserto da "Titanic". Nel cast anche Billy Bob Thornton (il presidente degli Stati Uniti, in visita a Downing Street: chissà che la scena in cui viene messo in riga da Grant non sia il motivo per cui il film non è particolarmente amato in America), Rowan Atkinson (il commesso della gioielleria: Curtis aveva lavorato proprio alla serie "Mr. Bean") e brevi cameo di Claudia Schiffer e Denise Richards. Il titolo è la contrazione della frase "Love actually is all around", ossia "L'amore è veramente ovunque", in riferimento alla canzone "Love is all around" (già presente in "Quattro matrimoni e un funerale" e qui parodiata da Bill Nighy che nella sua cover la trasforma in "Christmas is all around").
0 commenti:
Posta un commento