L'imbalsamatore (Matteo Garrone, 2002)
L'imbalsamatore
di Matteo Garrone – Italia 2002
con Ernesto Mahieux, Valerio Foglia Manzillo
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Rivisto in DVD, con Eleonora, Marco, Paola, Costanza, Giovanni e Rachele.
Il tassidermista Peppino Profeta, nano e gay represso, assume come apprendista il prestante Valerio, verso il quale manifesta un'attrazione ossessiva. Lo prende sotto la propria ala protettiva, lo riempie di attenzioni e lo ospita persino in casa sua. Ma quando Valerio decide di fidanzarsi con Deborah, una ragazza conosciuta durante una trasferta a Cremona (dove Peppino si era recato per compiere un "lavoretto" per conto della Camorra), le cose si complicheranno. Ispirato a una vicenda di cronaca nera (avvenuta a Roma nel 1990), un thriller psicologico avvincente e inquietante, che si appoggia su un personaggio (quello di Peppino) sfaccettato e ottimamente caratterizzato, "al di là del bene e del male" con i suoi complessi, le sue pulsioni, i suoi tormenti. Basti pensare alle serate con le donnine che organizza pur di stare in compagnia di Valerio, verso il quale, nonostante la propria apparente schiettezza, non ha mai il coraggio di dichiarare i propri sentimenti. Lo stesso lavoro che svolge, quello appunto dell'imbalsamatore, può essere letto come una metafora: la conservazione (sotto formalina?) dei sentimenti e delle emozioni, in un sottile confine a metà fra la vita e la morte. L'atmosfera generale della pellicola (cui giova la fotografia di Marco Onorato) e la parlata napoletana, con il suo tono "normalizzante", donano un ulteriore strato di ambiguità e di inquietudine alla tensione che si respira senza un attimo di tregua. È anche il film con cui Garrone, dopo i primi lavori – peraltro non certo trascurabili: vedi "Estate romana" – raggiunse il successo di critica (vinse, fra le altre cose, il David di Donatello per la miglior sceneggiatura e quello per il miglior attore). Regia, ritmo e montaggio, d'altronde, mostrano dalle prime sequenze che si tratta di un prodotto di qualità superiore alla media del cinema italiano: e negli anni seguenti Garrone dimostrerà di essere, insieme con Paolo Sorrentino, il più promettente dei nuovi talenti nostrani. Girato a Castel Volturno (nella frazione abusiva del Villaggio Coppola) e a Cremona. Oltre all'eccezionale Ernesto Mahieux nei panni di Peppino, il trio di protagonisti è completato dall'esordiente ex-modello Valerio Foglia Manzillo e da Elisabetta Rocchetti. Musiche della Banda Osiris.
3 commenti:
Davvero bello, l'attore che fa Peppino poi è davvero eccezionale!
Già, peccato che non gli capitino tanti ruoli da protagonista. In America sarebbe un nuovo Danny De Vito! ^^
O un Peter Dinklage :-P
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