Tu dors Nicole (Stéphane Lafleur, 2014)
Tu dors Nicole
di Stéphane Lafleur – Canada 2014
con Julianne Côté, Juliette Gosselin
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Visto al cinema Arcobaleno, con Sabrina, in originale con sottotitoli (rassegna di Cannes).
Rimasta a casa da sola durante un'estata calda e tranquilla (i genitori sono andati in vacanza e le hanno lasciato la villa con piscina tutta per lei), la ventiduenne Nicole trascorre il tempo in compagnia dell'amica Véronique, del fratello Rémi e dei membri della rock band di quest'ultimo, il batterista JF e il bassista Pat. Le giornate si succedono tutte uguali, e anche il progetto di partire con l'amica per un viaggio in Islanda non si concretizzerà. Alla fine, proprio come nei geyser di quell'isola, la pressione accumulata sotto terra finirà con l'esplodere. Girato in un bianco e nero "artistico" e alla Jarmusch, un film esistenzialista dai toni leggeri e a tratti surreali (vedi il bambino "filosofo" che parla con la voce di un uomo adulto), dove per la maggior parte del tempo non sembra accadere davvero nulla. Nicole (come peraltro il fratello) si rivela incapace di portare a termine qualsiasi progetto: le sue giornate sono tutte uguali e noiose, a malapena ravvivate dal lavoro presso un negozio che vende abiti donati in beneficienza, dalle passeggiate notturne per le strade del quartiere (con incontri bizzarri, come l'uomo che gira in auto per far addormentare il bambino), dalle chiacchiere con i membri della banda di Rémi (la simpatia che sia lei che Véronique provano per JF metterà in discussione la loro amicizia), e la sua vita è ben simboleggiata dalla bicicletta con cui si sposta e che rimane perennemente bloccata da una catena difettosa. L'ambiente suburbano è quello della provincia canadese francofona del Quebec.
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