La variabile umana (B. Oliviero, 2013)
La variabile umana
di Bruno Oliviero – Italia 2013
con Silvio Orlando, Alice Raffaelli
*1/2
Visto al cinema Apollo (rassegna di Locarno).
Il ricco e anziano imprenditore edile Mirko Ulrich viene ucciso in casa sua, nel centro di Milano: a indagare è chiamato l'ispettore Monaco (Orlando), che tenta in questo modo di scuotersi dalla recente morte della moglie, che lo ha lasciato da solo con una figlia diciassettenne e ribelle, Linda (Alice Raffaelli). Ma quando Monaco scopre che Ulrich frequentava minorenni, inizia prima a temere e poi a sospettare che proprio sua figlia Linda possa essere implicata nell'omicidio. Ambientato nei riconoscibilissimi luoghi di una Milano moderna e scostante, fredda e immorale, un giallo atipico di cui viene rivelato tutto già a metà film. E non bastano le prove degli attori (soprattutto di un Orlando triste e grigio, lontano dai suoi soliti personaggi) a sollevare l'interesse per una vicenda piena di banalità e di luoghi comuni, che oltre a far riflettere sulla deriva della società odierna vorrebbe far partecipare lo spettatore al dolore e al dramma del protagonista ma si rivela incapace di scavare dentro di lui (o degli altri personaggi, se è per questo) e ne mostra soltanto la superficie. Nel cast, ma in ruoli assolutamente marginali, anche Giuseppe Battiston (il vice di Monaco) e Sandra Ceccarelli (la moglie di Ulrich). Primo film di finzione di un regista di documentari: proprio la regia, elegante e avvolgente soprattutto quando si dedica agli ambienti, è in parte da salvare. Peccato sia al servizio di una sceneggiatura incompiuta e impalpabile. Ridateci "Milano calibro 9"!
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