22 settembre 2013

Con il fiato sospeso (C. Quatriglio, 2013)

Con il fiato sospeso
di Costanza Quatriglio – Italia 2013
con Alba Rohrwacher, Anna Balestrieri
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Visto al cinema Apollo (rassegna di Venezia).

Mediometraggio (35 minuti) che – ispirandosi a un caso realmente avvenuto all'Università di Catania – intenderebbe denunciare le condizioni pericolose in cui vivono gli studenti dei laboratori di chimica nelle facoltà di farmacia, esposti continuamente al pericolo di intossicazione. Forse è stata realizzata con le migliori intenzioni, ma è difficile salvare qualcosa in una pellicola dai toni qualunquisti e pressapochisti (non si fanno nomi, non si citano istituzioni, persone o casi specifici, si parla in maniera generica di "professori", di "laboratori" e di "sostanze") oltre che sensazionalista e ricattatoria (d'altronde, si sa, la chimica e la scienza in Italia sono viste con sospetto e percepite come pericolose a prescindere, e parlarne male è comodo e facile). In più, anche l'impianto narrativo è fondamentalmente sbagliato: abbiamo un'attrice assai nota, dal volto riconoscibilissimo, che finge di essere una studentessa che offre una testimonianza "spontanea" durante un'intervista: il metodo migliore per non prendere sul serio quello che dice, sapendo che sta solo recitando. E naturalmente non c'è contraddittorio né replica, segno che si sta portando avanti una tesi precostituita: se questo è il modo di fare film di denuncia...

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