5 settembre 2011

Kung Fu Panda 2 (J. Yuh Nelson, 2011)

Kung Fu Panda 2 (id.)
di Jennifer Yuh Nelson – USA 2011
animazione digitale
**

Visto al cinema Plinius, con Giovanni, Rachele e Leonardo.

Il primo "Kung Fu Panda" è stato uno dei cartoon digitali extra-Pixar più gradevoli degli ultimi anni. Il sequel non è allo stesso livello, ma garantisce comunque una buona dose di divertimento. Rispetto al prototipo c'è meno filosofia e più azione: l'unico personaggio cui è riservata un po' di caratterizzazione psicologica è il protagonista Po, che finalmente scopre di essere un figlio adottivo, e che il papero già visto nel primo film non è il suo vero padre (ma va? ^^). Quando era appena nato, infatti, la tribù di panda da cui il nostro eroe proviene era stata sterminata da un branco di lupi al servizio del malvagio pavone Shen, cui era stato predetto che le sue ambizioni di conquistare l'intera Cina sarebbero state frustrate da un "guerriero bianco e nero". La scoperta di essere stato adottato manda in crisi Po e gli impedisce di raggiungere quella "pace interiore" necessaria a sconfiggere l'avversario. Il quale, nel frattempo, ha deciso di utilizzare la polvere da sparo, inventata effettivamente in Cina, non più soltanto per gli spettacoli di fuochi artificiali ma per alimentare potenti cannoni contro i quali anche le più sofisticate tecniche di arti marziali non hanno scampo (il tema dell'avvento delle armi da fuoco che segna la "fine del kung fu" è un classico della cinematografia orientale: basti ricordare un titolo su tutti, "Once upon a time in China" di Tsui Hark). Meno originale del prototipo, ne "eredita" comunque gli elementi più felici: il design dei personaggi (magnifico il pavone, che sulla carta era ben più difficile da rendere credibile come cattivo rispetto al leopardo Tai Lung del primo episodio), l'equilibrata commistione fra azione e commedia, l'ottimo roster di voci originali (anche se alcuni doppiatori, come Jackie Chan nei panni di Scimmia, sono un po' sacrificati; fra i comprimari, maggiore spazio è dato ad Angelina Jolie/Tigre e Seth Rogen/Mantide, che curiosamente cita per ben due volte l'abitudine delle mantidi di staccare la testa al loro compagno durante l'atto sessuale; fra le new entry brillano Gary Oldman, che ovviamente dà la voce al "cattivo" Shen, e Michelle Yeoh, che è la capra veggente; davvero minimo, invece, lo spazio riservato a Jean-Claude Van Damme, coccodrillo guerriero). Efficace l'animazione (con divertenti trovate, come la sequenza in stile Pacman); un po' confusi invece i combattimenti, che si svolgono a velocità talmente elevata da rendere difficile distinguere le singole mosse. Da notare come i flashback e i ricordi dell'infanzia di Po siano mostrati in animazione tradizionale, una bella trovata che ricorda il tratto naïf utilizzato allo stesso scopo da Romano Scarpa nella classica storia "Topolino e la collana Chirikawa". Per concludere, due curiosità: Guillermo Del Toro è accreditato come consulente creativo, mentre Jennifer Yuh, di origine coreana, è al suo esordio come regista dopo varie esperienze da animatrice e illustratrice (aveva realizzato lo storyboard dell'episodio precedente). Il successo al box office l'ha reso il film diretto da una donna con il maggior incasso globale di sempre.

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