21 settembre 2011

4:44 Last Day on Earth (A. Ferrara, 2011)

4:44 Last Day on Earth
di Abel Ferrara – USA 2011
con Willem Dafoe, Shanyn Leigh
*1/2

Visto al cinema Apollo, in originale con sottotitoli (rassegna di Venezia).

“Al Gore aveva ragione”, dice uno speaker in televisione. Lo strato d’ozono si è talmente assottigliato e l'inquinamento ha raggiunto livelli tali che la catastrofe ecologica è ormai inevitabile. Tutti attendono la fine del mondo, prevista con assurda precisione per le 4:44 (ora di New York) della notte seguente. In un appartamento, una coppia trascorre insieme le ultime ore della propria esistenza, fra sesso e tenerezze, angosce e litigi, creazioni artistiche (lei è una pittrice) e chiamate via Skype ai propri cari, rabbia e rassegnazione, mentre sugli schermi impazzano improbabili guru e vengono riproposte interviste al Dalai Lama (e a Joseph Campbell) e vetuste partite di football. Girando in relativa economia di mezzi (gran parte del film si svolge in una stanza e coinvolge solo due persone, mentre gli effetti speciali che illustrano la catastrofe si limitano a qualche luce nel cielo che ricorda un'aurora boreale), con una commistione fra tecnologia e intimismo che in certi momenti ricorda il cinema di Wenders (gli schermi televisivi, la comunicazione, l’apocalisse vista dall’intimità) e di Herzog (l'utilizzo di filmati di repertorio, la multiculturalità), Ferrara sforna un film ambizioso ma non troppo riuscito, più noioso che commovente, più sterile che sofferto, a tratti persino irritante. A parte alcune imbarazzanti scene madri, infastidiscono l’ecologismo d’accatto, il qualunquismo mistico e il mancato approfondimento dei temi scientifici e ambientali, trattati con banalità e fin troppa disinvoltura. La parte migliore è il finale, con gli ultimi minuti di vita del pianeta, spazzato via da una luce che pervade ogni cosa (la dissolvenza conclusiva è in bianco). Willem Dafoe è al suo terzo film con Ferrara, Shanyn Leigh (mostrata senza pudore nella sua nudità, con la macchina da presa a pochi centimentri dalla sua pelle) è l’ex compagna del regista.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

..Ferrara non ha vie di mezzo...come al solito

nickoftime

Christian ha detto...

In realtà questo film è irritante mentre lo si vede; ma poi, ripensandoci, fa quasi simpatia. Sicuramente è un cinema spontaneo, sincero... Comunque non raggiunge la sufficienza.

Cotone ha detto...

Vedremo.
Nel frattempo mi fido di Ferrara

Christian ha detto...

A me sono state più le volte che ha deluso che quelle che ha convinto. Certo, basta un film come "Il cattivo tenente" per riscattare decine di pellicole venute male.

iosif ha detto...

in quanto unico estimatore al mondo di new rose hotel, spero me lo facciano vedere.

Christian ha detto...

Chissà se uscirà in sala... Il filone catastrofico "tira", ma questo è davvero un film sui generis...

("New Rose Hotel" non l'ho visto).

iosif ha detto...

(se ti capita, dagli una possibilità)

Christian ha detto...

Ok! ^^