Lo scrigno delle sette perle (aavv, 1948)
Lo scrigno delle sette perle (Melody Time)
di Jack Kinney, Clyde Geronimi, Ham Luske, Wilfred Jackson – USA 1948
animazione tradizionale e mista
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Visto in DVD, con Elena, Alberto e Marisa.
I sei lungometraggi disneyani usciti tra il 1942 ("Saludos Amigos") e il 1949 ("Le avventure di Ichabod e Mr. Toad"), pur essendo inseriti regolarmente nella lista ufficiale dei "classici" della casa di Burbank, in realtà non sono altro che antologie di spezzoni indipendenti, legati tra loro da una cornice più o meno pretestuosa. Anche questo "Melody Time" non sfugge alla regola e presenta – come suggerisce il titolo italiano – sette brevi episodi che avrebbero potuto benissimo far parte della serie di cortometraggi musicali "Silly Symphonies", se questa non fosse stata conclusa nel 1939. Visto il ruolo importante svolto dalla colonna sonora (che domina in almeno sei episodi su sette), il film è stato descritto da alcuni critici come una versione di "Fantasia" con brani contemporanei anziché musica classica. I segmenti in cui è divisa la pellicola vogliono rendere omaggio al continente americano, a volte per il tema trattato e a volte per gli interpreti e gli artisti coinvolti, molti dei quali erano piuttosto noti all'epoca (mentre oggi sono quasi dimenticati).
1. C'era una volta (Once upon a wintertime)
Sulle note di una canzone di Frances Langford, seguiamo due innamorati che vanno a pattinare sul lago gelato. Il ghiaccio si rompe, ma la ragazza viene salvata grazie anche all'intervento degli animaletti della foresta.
2. Il boogie del calabrone (Bumble Boogie)
L'orchestra di Freddy Martin reinterpreta nel proprio stile Il volo del calabrone di Rimsky-Korsakov. Le immagini sono astratte, surreali e oniriche, simili a quelle della Toccata e fuga in "Fantasia".
3. La leggenda di Johnny Seme di mela (The Legend of Johnny Appleseed)
L'attore Dennis Day racconta la storia di John Chapman, celebre personaggio del folklore statunitense, un pioniere che ha contribuito in modo incruento alla conquista del west piantando ovunque alberi di mela. Fra tutti gli episodi, è quello dove la musica ha il ruolo minore.
4. Little Toot (id.)
Ispirata da un racconto di Hardie Gramatky e cantata dalle Andrews Sisters, è la storia di un piccolo rimorchiatore combinaguai che dimostra tutto il proprio eroismo salvando dal naufragio una gigantesca portaerei.
5. Alberi (Trees)
Fred Waring intona il testo del celebre poema di Joyce Kilmer. È l'episodio più breve. Belle le immagini, stilizzate, che mostrano il paesaggio variare attraverso le stagioni.
6. Tutta colpa della samba (Blame it on the Samba)
Paperino e José Carioca vengono trascinati nel variopinto e allegro mondo della samba dall'uccello Aracuan (già apparso in "Saludos Amigos") e da una "vulcanica senhorita", vale a dire la musicista Ethel Smith (che compare in carne e ossa, rendendo l'episodio un misto di animazione e riprese dal vivo).
7. Pecos Bill (id.)
La vita, esagerata e sopra le righe, del più celebre cowboy di tutti i tempi. Vengono descritte tutte le sue favolose imprese: da quando, bambino, è allevato dagli sciacalli nel deserto, fino al suo incontro con la bella Sue, della quale si innamora perdutamente. L'episodio, il più lungo e sicuramente anche il più divertente del film, è introdotto da un breve segmento dal vivo in cui il narratore (Roy Rogers) e altri interpreti intonano una bella ballata country, "Blue shadows on the trail".
Purtroppo il film manca di coesione e soffre per la qualità altalenante, oltre che per lo stile un po' datato, di alcuni segmenti. L'episodio migliore, a mio parere, è quello di Pecos Bill; i meno interessanti, i primi due. Quattro episodi (1, 3, 4 e 7) raccontano una storia, mentre gli altri tre (2, 5 e 6) si affidano soltanto alla suggestione delle immagini e della musica. Curiosamente, stando al doppiaggio, l'edizione italiana all'epoca dell'uscita in sala aveva invertito l'ordine dei primi due episodi. Nel dvd, comunque, l'ordine è tornato quello normale, ma la voce presenta ancora Once upon a wintertime come "la seconda perla", e Bumble boogie come "la prima perla".
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