23 luglio 2009

Harry Potter 6 (D. Yates, 2009)

Harry Potter e il principe mezzosangue (Harry Potter and the Half-Blood Prince)
di David Yates – USA/GB 2009
con Daniel Radcliffe, Rupert Grint, Emma Watson
*1/2

Visto al cinema Colosseo, con Daniela e Alfredo.

Non lascia certo l'impressione di aver assistito a un buon film, questo sesto capitolo delle avventure del giovane mago: lungo, noioso e sostanzialmente inutile tranne l'ultima mezz'ora, l'unica parte in cui viene fatta avanzare la storia. La sottotrama del titolo (quella relativa al misterioso "principe mezzosangue", ex alunno di Hogwarts un cui libro di testo – accuratamente annotato – consente ad Harry di eccellere nel corso di Pozioni) non soltanto è del tutto marginale, come in fondo era anche nel romanzo, ma nell'adattamento cinematografico viene ulteriormente ridotta (la rivelazione finale sull'identità del "principe", quando arriva, non comunica assolutamente nulla) e serve soltanto per consentire al protagonista di avvicinarsi al professor Lumacorno (Jim Broadbent: unica novità di rilievo nel cast), anziano docente che si attornia di una cerchia di pupilli e allievi brillanti: eppure Harry, per la sua natura di "prescelto", non avrebbe certo avuto problemi ad attirare l'attenzione del professore. E se proprio vogliamo dirla tutta, a cosa serviva metterci tanto impegno per recuperare il ricordo di Lumacorno sull'intenzione del malvagio Voldemort di creare sette Horcrux (oggetti nei quali riporre un frammento della propria anima, in modo da proteggerla e diventare di fatto immortale), quando il preside Silente ne era al corrente sin dall'inizio, visto che parte alla loro ricerca e riesce (chissà come) a rintracciarne uno? Dove il film sembra invece giocare qualche buona carta è nella caratterizzazione dei personaggi, particolarmente felice – paradossalmente – proprio nei "tempi morti" della prima parte, quando si sofferma su amicizie e relazioni sentimentali fra adolescenti: siamo comunque a livelli appena sufficienti, e la mediocre recitazione di Radcliffe non giova di certo alla causa (la migliore fra i giovani attori, come sempre, è Emma Watson; la più simpatica è Evanna Lynch nei panni della sciroccata Luna). La regia di Yates continua a non brillare e a non stupire, nemmeno in una sequenza chiave come quella dello scontro finale nella Torre dell'Astronomia. Forse è eccessiva anche la fotografia digitalizzata, che pure dona un certo fascino onirico ad alcune particolari scene (come i ricordi del passato di Voldemort). Nel complesso, anche se forse non è il più brutto, si tratta sicuramente del film meno "magico" e meno interessante di tutta la serie.

5 commenti:

Vision ha detto...

non sono certo un appassionato di Harry Potter... ma forse i primi due film sono i più piacevoli e coinvolgenti dell'intera serie...

ciao ciao!!!

Spinoza ha detto...

Sono completamente d'accordo con te, Christian, su questo film!

Christian ha detto...

Vision: il primo ha il pregio di essere l'episodio introduttivo, e dunque conduce lo spettatore alla scoperta delle magie e della scuola di Hogwarts, risultando dunque forse il più coinvolgente. Il secondo, francamente, l'ho trovato invece parecchio sottotono. E poi Columbus non mi piace proprio, come regista...

Spinoza: Ne sono lieto! ^^

Franci ha detto...

commenti sull'ultimo (inutile) episodio? ciao!

Christian ha detto...

Non l'ho ancora visto! ^^