14 luglio 2009

Coraline e la porta magica (H. Selick, 2009)

Coraline e la porta magica (Coraline)
di Henry Selick – USA 2009
animazione a passo uno
**1/2

Visto al cinema Arcobaleno (in 3D), con Giovanni.

Coraline, spigliata bambina dai capelli azzurri, si trasferisce con la famiglia in una vetusta dimora su una collina isolata e fangosa. La casa, i dintorni e i vicini sono grigi e noiosi, mentre i genitori sembrano avere ben poco tempo da dedicarle. Attraverso una misteriosa porticina sul muro, però, la ragazzina scopre però un passaggio verso un'altra dimensione dove le persone hanno bottoni al posto degli occhi e – soprattutto – ogni cosa appare più accattivante e colorata: i suoi "altri" genitori, per esempio, sono premurosi e vivaci, e tutti sembrano farsi in quattro per intrattenerla e farla divertire. Dietro tante meraviglie, tuttavia, si nasconde una trappola, e il sogno si tramuta presto in un incubo angosciante... Una gradevole fiaba dark e visionaria, diretta dal regista di "Nightmare before Christmas" (ormai un vero specialista dell'animazione di pupazzi a passo uno), tratta da un racconto di Neil Gaiman (l'autore di "Sandman") e ovviamente ispirata ad "Alice nel paese delle meraviglie" (c'è persino un gatto che svanisce dietro i rami degli alberi!), con il grande pregio di essere uno dei rari prodotti fantasy-horror di qualità rivolto a un pubblico infantile, grazie al giusto dosaggio di elementi terrorizzanti e meravigliosi, anche se a tratti forse un po' noiosetta per un adulto abituato a sviluppi più complessi e meno prevedibili. Bello il character design, affascinanti gli scenari (l'aspetto visivo è senza dubbio la cosa migliore del film) e ottima l'animazione, mentre sul 3D (l'ho visto con i famigerati "occhialini") c'è da fare un discorso a parte.

L'effetto tridimensionale non mi è sembrato aggiungere granché al film, che probabilmente mi sarebbe piaciuto allo stesso modo (se non di più!) anche nella versione in 2D. In effetti sono piuttosto scettico su questa tecnologia, che continuo a reputare sopravvalutata, non necessaria e poco coinvolgente, oltre che – in certi casi – persino fastidiosa. E fra l'altro non ho notato particolari miglioramenti tecnologici rispetto al passato. Certo, la tridimensionalità degli ambienti può aggiungere qualcosina a film incentrati solo sull'azione e l'avventura (l'effetto è quello di trovarsi all'interno di un'attrazione di un parco di divertimenti), ma non può che avere una minimissima parte nella buona riuscita o meno di una pellicola, la quale continuerà a dipendere soprattutto dai contenuti, dalla storia e dai personaggi. Per capire se si tratta di uno strumento utile anche alla creatività degli autori, e non solo agli interessi dei produttori e degli addetti del marketing, bisognerà probabilmente attendere – a fine anno – il primo film in 3D di un grande regista, vale a dire "Avatar" di James Cameron, e vedere l'uso che ne farà lui.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Vedo siamo d'accordo anche sul 3D. Sinceramente, questo estremismo del 3d non lo capirò mai, dato che molte volte addirittura riesce a peggiorare di molto la fluidità delle animazioni, senza contare che ci sono film che "ci marciano", ovvero puntano poco sulla storia, e molto sul 3d.
Per questo, quando scrissi del qui incompreso Ponyo, dicevo che le animazioni di Miyazaki costituivano un nuovo traguardo per l'animazione futura, sapendo coniugare vera arte dell'anime senza eccessi (ricordo: con gli acquerelli!).

Vision ha detto...

...concordo in pieno con Dan... comunque, a parte il 3D, il film è risultato godibilissimo!!!
ciao ciao!!!

Anonimo ha detto...

"l'aspetto visivo è senza dubbio la cosa migliore del film"

Su questo sono d'accordissimo. Io ero lì veramente estasiata.

Ale55andra

Christian ha detto...

Dan: Ma infatti... Comunque, a parte l'animazione - che è un caso particolare e che ci ha già abituato a una moltitudine di tecniche diverse e innovative - io sono scettico soprattutto per i film dal vivo. Ripeto: vedremo ci faranno registi come Cameron (e chissà cosa avrebbe potuto farne Kubrick, magari in “2001”!), ma mi sembra che il 3D possa aggiungere qualcosa solo a pellicole che puntano sul coinvolgimento “spaziale” dello spettatore (per esempio, oltre ai già citati film d'azione e avventura, anche certi horror non psicologici: non a caso i primi esperimenti sono quasi tutti legati a film “di paura”, da “Lo squalo 3” e “Nightmare 6” fino al recente “San Valentino di sangue”).

Vision: Certo, il film è molto carino: scritto e pensato per bambini, ma piacevole anche per gli adulti.

Ale55andra: Anche per questo sono curioso di rivederlo in 2D per godermelo meglio e senza “distrazioni” (maledetti occhialini!) ^^

Anonimo ha detto...

Ho notato che molti bambini si sono davvero spaventati a vedere questo film e non certo per il 3D, quanto piuttosto, credo, per le tematiche del racconto e in particolare per gli aspetti legati al tema dell'altra madre.
Questo anche se il libro, secondo me, riesce meglio a inquietare e turbare anche l'animo di un adulto.
In fondo non basta crescere per chiudere i conti con quanto ci aspetta dietro quella porta...


Nicolai Hel

Christian ha detto...

Certo, a inquietare i bambini non sono sicuramente i mostriciattoli o gli effetti 3D (che semmai li divertono), quanto l'ambiguità della mamma buona/cattiva e cose di questo genere. Ed è anche giusto che sia così. Alla mia nipotina di sei anni, comunque, il film è piaciuto.
Ciao!

iosif ha detto...

sono d'accordo, questo film avrebbe meritato un più serio 2d. però probabilmente non avrebbe incassato neanche la metà, e questo è un argomento che, dal punto di vista dell'industria cinematografica, credo sia inattaccabile.
avatar incuriosisce anche me, anche se...un 3d di 4 ore? per me cameron ha sbagliato a fare i conti, gli occhi cascano prima.

Christian ha detto...

L'industria sta puntando parecchio sul 3D, ma soprattutto in funzione antipirateria (almeno fino a quando non sarà possibile vedere in 3D anche le versioni home video!).

Riguardo ad "Avatar", non ci resta che attendere per capire se Cameron farà centro anche stavolta.

Roberto Junior Fusco ha detto...

Questo l'ho perso. Speriamo in Cameron. Selick comunque se la cava sempre. Lo recupero in DVD.
Saluti!

Christian ha detto...

A dire il vero, i suoi film precedenti "James e la pesca gigante" e soprattutto "Monkeybone" mi erano parsi un po' sottotono. Ma questo merita sicuramente la visione e il recupero in DVD.
Ciao!

marco c. ha detto...

"...la quale continuerà a dipendere soprattutto dai contenuti, dalla storia e dai personaggi".
non sottovalutare la forza dello stupore: "E' del poeta il fin la meraviglia, chi non sa far stupir vada alla striglia".

marco c ha detto...

... e quindi W il 3d. accademici!