Bersaglio di notte (Arthur Penn, 1975)
Bersaglio di notte (Night moves)
di Arthur Penn – USA 1975
con Gene Hackman, Jennifer Warren
**1/2
Visto in divx.
Harry Moseby, ex giocatore di football e ora detective privato da quattro soldi, viene incaricato di ritrovare una sedicenne scappata di casa. Il caso sembra semplice: Harry rintraccia la ragazza presso il patrigno, che vive con la sua compagna allevando delfini fra le isolette della Florida, e la convince a tornare in California dalla madre. Ma non è finita qui, anzi è solo l'inizio di un intrigo che si lascerà dietro una scia di sangue... Un bel noir, quasi esistenzialista e con una struttura da giallo chandleriano, che potrebbe fare il paio con "Il lungo addio" di Altman o con "Chinatown" di Polanski. Al centro del film, più che la vicenda investigativa, c'è soprattutto il protagonista, un "perdente" che nel proprio lavoro è un mediocre, che scopre che la moglie lo tradisce e che non può contare nemmeno sugli amici. Sullo sfondo scorrono gli anni settanta, con tutte le loro insicurezze (era l'epoca post-Watergate), gli scontri generazionali (la ragazzina, una lolita seduttrice interpretata da una giovanissima Melanie Griffith, appare quasi come un'aliena ai personaggi della generazione precedente), i complotti di una realtà traditrice, la decostruzione del mito del detective infallibile (Harry è tutt'altro che perfetto, e le soluzioni dei misteri gli sfuggono di mano per poi piombargli addosso nel modo più amaro e inaspettato. Come il giocatore di scacchi che cita in una scena, il quale non si accorge che con la mossa giusta avrebbe potuto vincere la partita, Harry non si rende conto di come stanno realmente le cose fino a quando non è troppo tardi). La sceneggiatura si concede qualche "sberleffo cinefilo" (la moglie di Harry va al cinema con l'amante a vedere "La mia notte con Maud" di Rohmer, ma il protagonista preferisce non accompagnarli: "Perché pagare per sbadigliare?"). Nel cast c'è anche James Woods, pure lui a inizio carriera, nei panni del meccanico Quentin.
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