29 gennaio 2007

Hatari! (Howard Hawks, 1962)

Hatari!

Hatari! (id.)
di Howard Hawks – USA 1962
con John Wayne, Elsa Martinelli
***

Visto in DVD, con Martin.

Successivo di quasi 25 anni ad "Avventurieri dell'aria", che io e Martin abbiamo visto qualche settimana fa, all'inizio ne sembra quasi un remake ambientato fra i cacciatori nella savana africana anziché fra i piloti postali del Sudamerica. I temi sono gli stessi: un gruppo di uomini coraggiosi di varie nazionalità e provenienti da differenti background si ritrova in un luogo impervio e fuori dal mondo per svolgere un mestiere difficile e pericoloso; le poche donne sono oggetto di contesa, oppure destinate a conquistare il cuore del capo del gruppo (qui Wayne, lì Grant), misogino perché scottato da un'esperienza precedente; e non mancano l'amicizia virile, il senso dell'umorismo e l'iniziale diffidenza verso il nuovo venuto che poi si conquista la fiducia degli altri... Rispetto all'altro film, però, il tono si rivela molto più leggero e vira spesso verso la commedia: le scene con gli elefanti e tutto l'inseguimento finale in città, per esempio, ricordano addirittura le pellicole slapstick di Hawks come "Susanna" (anche lì, a ben pensarci, c'era un animale selvaggio, il leopardo Baby, naturalmente associato a una donna come "portatrice di guai" in un ambiente maschile). E come dimenticare la musichetta che accompagna Anna (la fotografa italiana, intepretata da Elsa Martinelli) e gli elefanti quando si recano alla pozza d'acqua, così simile al tema dei Chocobo di "Final Fantasy VII"? Il brano, composto da Henry Mancini, divenne molto popolare con il titolo "Baby Elephant Walk" ed è stato reinterpretato da molti musicisti in stili diversi: dunque non è da escludere che Nobuo Uematsu, il compositore del videogioco, vi si sia ispirato al momento di ideare la marcia dei Chocobo. Hawks, come al solito, fa un ottimo lavoro: tutte le scene con gli animali sono davvero molto belle e soprattutto realistiche, altro che la CGI di oggi! Curioso comunque come il mestiere dei protagonisti (quello di catturare gli animali selvaggi per venderli agli zoo), presentato negli anni sessanta in chiave avventurosa, affascinante e positiva, già pochi decenni dopo li avrebbe invece resi automaticamente dei cattivi per via dell'ambientalismo e del politically correct. Più volte, mentre guardavo il film, mi sono divertito a immaginare un cross-over con "Io sto con gli ippopotami"! Bud Spencer contro John Wayne: chi vincerebbe? Un'ultima nota: "Hatari!" significa "Pericolo!" in Swahili. Nel film questa parola si sente quando gli indigeni fuggono davanti al razzo costruito da Red Buttons per catturare le scimmie.

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