17 gennaio 2007

Chambre 666 (W. Wenders, 1982)

Chambre 666
di Wim Wenders – Francia/Germania 1982
con Jean-Luc Godard, Steven Spielberg
**1/2

Visto in DVD, con Martin, in originale con sottotitoli.

Nell'ambito della nostra rassegna wendersiana, ci siamo visti anche questo corto (dura 45 minuti) girato dal regista tedesco durante la sua permanenza al festival di Cannes nel 1982.
Wenders ha fatto entrare nella sua stanza d'albergo (avrà avuto davvero il numero 666?) svariati suoi colleghi, fra i quali Godard, Spielberg, Herzog, Fassbinder e Antonioni, chiedendo loro di rispondere, davanti alla videocamera e a un registratore, ad alcune domande sul futuro del cinema e sulla sua eventuale prossima scomparsa come arte e linguaggio. Già allora sembrava imminente la morte della pellicola in favore della televisione, del video e del nastro magnetico (il digitale era ancora lontano).
Come mi ha fatto notare Martin, probabilmente il film risulta molto più interessante oggi di quando è stato girato, oltre venticinque anni fa. È quasi incredibile il tono profetico di alcuni dei registi intervistati (in particolare Antonioni) sui temi dell'home video e delle nuove tecnologie. Riguardo al futuro del cinema, alcuni erano ottimisti (come Herzog), altri più pessimisti (come Monte Hellman), alcuni attenti solo all'aspetto economico della produzione di film (come Spielberg), altri solo a quello estetico-teorico (come Godard). Non mancavano opinioni completamente differenti fra loro sul ruolo della televisione (per Morissey la televisione è meglio del cinema perché mostra la "vita vera", mentre per Herzog è l'esatto contrario: è il cinema a essere "reale", mentre la tv è "finta"). L'ambiente che ospita le interviste era curiosamente "alla Ghezzi" (con tanto di inquadratura fissa e televisore acceso sullo sfondo – che soltanto Herzog spegne prima di iniziare a parlare).

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