27 luglio 2023

Close (Lukas Dhont, 2022)

Close (id.)
di Lukas Dhont – Belgio/Fra/Ola 2022
con Eden Dambrine, Gustav de Waele
***

Visto in TV (Sky Cinema).

L'amicizia fra i tredicenni Léo (Dambrine) e Rémi (de Waele) è talmente stretta che a scuola i compagni suggeriscono che siano innamorati l'uno dell'altro. La cosa turba Léo, che cerca di prendere le distanze dall'amico, allontanandosi da lui – da cui in precedenza era inseparabile – per frequentare altri circoli. E quando Rémi, improvvisamente, si suiciderà, Léo sarà tormentato dai sensi di colpa. Secondo film per il regista Lukas Dhont e il suo co-sceneggiatore Angelo Tijssens: come il precedente "Girl", con cui ha molto in comune, esplora il vissuto intimo di personaggi giovanissimi alla prese con la scoperta di sé e dei propri sentimenti, qualcosa di assai difficile in un'età in cui non solo non si hanno le idee chiare, ma non si è nemmeno abbastanza forti da resistere all'influenza dell'ambiente circostante, anche quando questo non è necessariamente negativo o tossico (i genitori dei due bambini approvano la loro amicizia, i compagni di classe si limitano a scherzarci sopra). E che, per questi motivi, scelgono di cambiare strada per paura dei propri sentimenti o per il timore di essere giudicati. La maggior parte della pellicola si svolge dopo la morte di Rémi, e dunque il film parla più di elaborazione del lutto e dei sensi di colpa (quando la vita "va avanti") che di consapevolezza queer o di coming out (anzi, non è nemmeno detto che Léo sia gay: la sua amicizia con Rémi può essere semplicemente questo, un'amicizia), come invece accadeva, per esempio, in "Fucking Åmål". Rispetto a "Girl", il film è forse un po' più costruito, ma non meno intenso. Grand Prix a Cannes, e nomination all'Oscar come miglior film straniero.

2 commenti:

Ismaele ha detto...

visto al cinema, un film alla Dardenne (ed è un complimento)

anche secondo me è amicizia, sono gli altri che costruiscono castelli in cemento armato, senza ponti levatoi e quando ti rinchiudono dentro sei in trappola


https://markx7.blogspot.com/2023/01/close-lukas-dhont.html

Christian ha detto...

Esatto. Poi, naturalmente, a quell'età certi concetti sono ancora confusi, sfumati. A tredici anni essere amici può implicare anche un certo tipo di affetto senza che questo abbia per forza connotazioni romantiche o sessuali.