26 novembre 2022

La figlia dell'inganno (Luis Buñuel, 1951)

La figlia dell'inganno (La hija del engaño)
di Luis Buñuel – Messico 1951
con Fernando Soler, Alicia Caro
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Visto in divx, in originale con sottotitoli inglesi.

Tradito dalla moglie, e in dubbio sulla paternità della loro figlia, un uomo (Fernando Soler) ripudia la donna e affida la bambina a una coppia di contadini. Vent'anni dopo, diventato ricco (anche se misantropo) e proprietario di un locale notturno, decide di rintracciare la ragazza (Alicia Caro)... Altro film del periodo "alimentare" di Buñuel in Messico, tratto da una commedia teatrale spagnola ("Don Quintín, el amargao") di cui aveva già curato una precedente versione cinematografica, nel 1935, in Spagna (come sceneggiatore, ma non accreditato): di conseguenza, è l'unico soggetto di cui Don Luis ha lavorato a due versioni. Nonostante la trama chiaramente melodrammatica, i toni sono quelli della commedia, se non della farsa, soprattutto nella seconda parte, grazie ad alcuni personaggi secondari – come i due "sgherri" di Don Quintín (Fernando Soto e Nacho Contla), protagonisti di svariati siparietti – e alla parodia degli ambienti gangsteristici. Il finale, però, è decisamente affrettato, con l'improvvisa riconciliazione fra padre e figlia che sembra cadere un po' dal nulla. Niente dunque di memorabile o di "buñueliano", anche se il film si iscrive a buon diritto nel periodo d'oro del cinema messicano di quegli anni. Nel cast Rubén Rojo e Amparo Garrido.

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