L'occhio del maligno (C. Chabrol, 1962)
L'occhio del maligno (L'œil du malin)
di Claude Chabrol – Francia 1962
con Jacques Charrier, Stéphane Audran, Walther Reyer
**1/2
Visto in TV (Netflix), in originale con sottotitoli.
Inviato in Germania per scrivere reportage di costume, il giovane e inesperto giornalista francese Albin Mercier (Jacques Charrier) scopre che nella villa accanto alla sua casa, nella campagna nei pressi di Monaco di Baviera, risiede Andreas Hartmann (Walther Reyer), scrittore di grande successo, con la moglie Hélène (Stéphane Audran). Attirato e affascinato dalla perfezione del loro rapporto e delle loro vite, comincia a frequentarli, diventandone amico. Ben presto si innamorerà della donna e diventerà geloso del successo e della felicità dell'uomo: felicità che contribuirà a distruggere, più o meno volontariamente... La colonna sonora di Pierre Jansen, continuamente e sottilmente inquietante, contribuisce alla sensazione di disagio di questo dramma psicologico, uno dei primi della carriera di Chabrol, costruito su soli tre personaggi (ma il punto di vista è sempre ed esclusivamente quello di Albin, del quale si esplorano i sentimenti contrastanti: l'ammirazione, la gelosia, l'invidia, la possessività, la consapevolezza della propria mediocrità). Il rapporto ambivalente fra Albin e Hartmann riflette quello fra le rispettive nazioni, Francia e Germania, un tempo nemiche e ora impegnate a costruire insieme una Nuova Europa. E naturalmente non manca una critica sociale allo stile di vita borghese, anche questo un elemento che diventerà caratteristico della filmografia del regista francese. La bella Audran, che era già apparsa in diversi film di Chabrol, ha qui per la prima volta un ruolo da protagonista: i due si sposeranno nel 1964. Il titolo può riferirsi genericamente allo sguardo curioso e geloso di Albin, con cui indaga nella vita della coppia, o specificamente all'obiettivo della macchina fotografica con cui documenta il tradimento di Hélène, che causerà la tragedia. Diverse scene si svolgono durante l'Oktoberfest.
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