9 marzo 2022

Le piace Brahms? (Anatole Litvak, 1961)

Le piace Brahms? (Goodbye again)
di Anatole Litvak – USA/Francia 1961
con Ingrid Bergman, Yves Montand, Anthony Perkins
**1/2

Visto in divx.

Paula (Ingrid Bergman), arredatrice d'interni, quarantenne e divorziata, ha una relazione che si trascina da cinque anni con Roger (Yves Montand), commerciante dongiovanni che non ha nessuna intenzione di sposarla, anche perché ama sentirsi libero di vivere numerose altre scappatelle, sapendo però di poter sempre tornare da lei. Quando la donna comincia a essere corteggiata da Philip (Anthony Perkins), l'irrequieto e perdigiorno figlio venticinquenne di una sua ricca cliente (Jessie Royce Landis), comincia a mettere in discussione la propria vita... Dal romanzo "Aimez-vous Brahms?" di Françoise Sagan, un (melo)dramma sentimentale ed esistenziale che si regge soprattutto sulla bravura dei tre interpreti, oltre che sullo sfumature psicologiche di personaggi prigionieri dei propri ruoli, confusi nei propri sentimenti, in cerca di un'impossibile felicità e ossessionati dall'età (c'è chi vuole essere più giovane, come Roger, e chi vuole essere più vecchio, come Philip). È un film di sentimenti incerti e maturi al tempo stesso, che l'ambientazione parigina ammanta di fascino e intellettualismo, facendolo forse sembrare più profondo di quanto non sia (la storia è in realtà molto lineare e, in fondo, prevedibile). Il malinconico finale, che richiama l'incipit, mostra che non è cambiato nulla, se non una consapevolezza più acuta e triste della vecchiaia e dell'importanza di un legame anche fragile per vincere la solitudine (tutto il contrario, dunque, dell'idealizzazione dell'amore). La frase del titolo, gettata lì con nonchalance da Philip per invitare Paula a un concerto, è un modo per chiedere alla donna se ama davvero il suo compagno. E proprio la musica di Brahms (in particolare il bellissimo ed espressivo terzo movimento della terza sinfonia) ricorre più volte, arrangiata in modi diversi (diventa persino una canzone jazz!), per l'intera pellicola. Il doppiaggio italiano modifica il nome di Roger Demarest in Renzo Demarco.

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