10 gennaio 2019

Mirage (Edward Dmytryk, 1965)

Mirage (id.)
di Edward Dmytryk – USA 1965
con Gregory Peck, Diane Baker
**1/2

Visto in TV.

In seguito a un improvviso blackout nel grattacielo newyorkese dove lavora, il perito contabile David Stillwell (Peck) scopre di non ricordare più gran parte del proprio passato, al di là degli ultimi due anni. E in contemporanea con una serie di strani accadimenti (il suicidio di un importante filantropo e attivista politico, che si getta dalla finestra del proprio ufficio; misteriosi individui che lo seguono e lo prendono di mira, forse perché lo scambiano per qualcun altro), completamente disorientato, si rivolge dapprima a uno psichiatra e poi a uno scalcinato detective privato (Walter Matthau) affinché lo aiutino a far luce sulla vicenda... Interessante thriller nella vena di "Sciarada" e dai toni hitchcockiani (ci sono tutti gli ingredienti cari al maestro del brivido: l'uomo comune al centro di un intrigo internazionale, il MacGuffin cui tutti danno la caccia, la donna misteriosa e fatale), calato nell'attualità (è in gioco la pace nel mondo, attraverso il disarmo nucleare) e con accenni satirici verso la "grottesca modernità" (l'automazione dei servizi, come gli ascensori). La sceneggiatura forse non è del tutto oliata, e la storia è un po' confusa e stiracchiata (anche lo spettatore è lasciato all'oscuro di tutto, come il protagonista, fino al finale che spiega ogni cosa), ma la regia di Dmytryk la vivacizza occasionalmente con il montaggio di frasi e momenti precedenti come improvvisi lampi di memoria nel flusso del racconto. Nel cast anche Walter Abel, George Kennedy e Kevin McCarthy.

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