2 gennaio 2019

ARQ (Tony Elliott, 2016)

ARQ (id.)
di Tony Elliott – USA/Canada 2016
con Robbie Amell, Rachael Taylor
**1/2

Visto in TV.

Renton (Amell), ingegnere che ha inventato una turbina per produrre energia infinita, e la sua compagna Hannah (Taylor) vengono aggrediti in casa da un gruppo di ribelli che si battono contro la corporazione che controlla le risorse dell'intero pianeta. Presto, però, scoprono di trovarsi all'interno di un loop temporale (di poche ore) che si ripete in continuazione, causato proprio dall'ARQ, l'invenzione di Renton. Dapprima è solo l'uomo a rendersene conto: poi, poco a poco, ne diventano consapevoli anche Hannah e i ribelli. E a ogni ciclo, nuovi segreti vengono alla luce, rivelando tradimenti, false identità o colpi di scena, facendo sì che nella successiva ripetizione i personaggi sappiano qualcosa in più e debbano comportarsi in maniera diversa (come in un videogioco, dove dopo ogni "morte" si torna a giocare cercando di evitare gli errori precedenti). Film di fantascienza a basso costo (una manciata di attori, riprese solo in interni e senza effetti speciali – l'ARQ è un semplice rullo che gira – se si eccettua una breve scena sul finale) e non troppo originale (lo spunto è lo stesso di "Ricomincio da capo", peraltro già ripreso più volte in chiave fantascientifica, per esempio in "Source code" o "Edge of tomorrow"), ma ben pensato e realizzato: comincia in medias res e scopre le sue carte gradualmente; e anche se si rivela un po' ripetitivo (per forza di cose), tiene lo spettatore sulle spine fino alla fine, senza smarrirsi o perdere coerenza. È il primo lungometraggio del regista (anche sceneggiatore) dopo due corti.

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