Brisby e il segreto di NIMH (Don Bluth, 1982)
Brisby e il segreto di NIMH (The secret of NIMH)
di Don Bluth – USA 1982
animazione tradizionale
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Rivisto in divx.
La signora Brisby, topolina di campagna rimasta vedova di recente, abita con i quattro figlioletti in una tana in mezzo al prato. Preoccupata perché a breve il contadino della vicina fattoria verrà ad arare la terra, ma impossibilitata a traslocare per via del figlio minore che soffre di polmonite, troverà aiuto in una banda di ratti che vive nei paraggi, debitori nei suoi confronti perché fu proprio suo marito Jonathan ad aiutarli a fuggire dal NIMH, l'istituto di igiene mentale (National Institute of Mental Health) dove sono stati sottoposti a crudeli esperimenti che hanno donato loro l'intelligenza e la capacità di leggere e comprendere il linguaggio umano. Dal romanzo "Mrs. Frisby and the Rats of NIMH" di Robert C. O'Brien, il primo lungometraggio diretto da Don Bluth dopo aver lasciato la Walt Disney per fondare una propria casa di produzione (divenuta famosa negli anni ottanta, oltre che per film come "Fievel sbarca in America", "Alla ricerca della Valle Incantata" e "Charlie - Anche i cani vanno in paradiso", anche per le animazioni per videogiochi come "Dragon's Lair" e "Space Ace"). Solo superficialmente simile a pellicole Disney di quel periodo (segnatamente "Le avventure di Bianca e Bernie" e "Red & Toby nemiciamici", alle quali proprio Bluth aveva collaborato), il film presenta in realtà parecchi spunti innovativi, a cominciare dalla trovata di spiegare – all'interno della storia stessa – il motivo per il quale i topi e i ratti hanno caratteristiche antropomorfe (cioè parlano, indossano abiti, vivono in tane arredate e danno vita a società simili a quella umana): sono stati trasformati dagli esperimenti cui sono stati soggetti in laboratorio. Per il resto, la storia fonde le preoccupazioni "quotidiane", materne e realistiche della signora Brisby (la salute del figlio malato, il rimpianto per la morte del marito) con le vicende, su più larga scala, della colonia dei ratti intelligenti del NIMH, caratterizzate da lotte di potere, atmosfere ed elementi fantasy (il ratto Nicodemus è un vero e proprio stregone: il ciondolo che dona alla signora Brisby le consentirà di usare la magia per salvare la propria casa). Nonostante gli animaletti parlanti, le spalle comiche (la zia bisbetica, il corvo Geremia), lo stile di disegno e di animazione tradizionale (ma di grande qualità artigianale e con discrete velleità artistiche), il film è decisamente più complesso e più cupo di una pellicola media Disney (Bluth volle recuperare l'aspetto gotico e horror presente nei film degli esordi, come "Biancaneve e i sette nani"), tanto che non edulcora e non banalizza temi come quello della morte. La colonna sonora (con la canzone "Flying Dreams") è di Jerry Goldsmith. Nel 1998 è uscito un sequel in home video, senza il coinvolgimento di Bluth, mentre da anni si parla di un remake in live action e computer grafica.
3 commenti:
Ricordo di averlo visto e adorato da ragazzina ma di non averlo mai recuperato per la voglia di piangere che mi aveva messo. Eppure, ne state parlando in molti in questo periodo...
Spopolava in tv su Raidue, negli anni '80 e primissimi '90.
E in più, spopolava -assieme a Fievel- sulle rubriche homevideo di Topolino e altri magazine...
Oscuro, solo apparentemente disneyano (come giustamente dici), è un simbolo degli anni '80^^
Grande recupero!
Moz-
Le atmosfere e certi argomenti (la morte, la sperimentazione sui topi) possono di certo inquietare uno spettatore molto piccolo, ma il film è comunque affascinante e ben fatto, e merita senza dubbio di essere rivisto! :)
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