Bling ring (Sofia Coppola, 2013)
Bling Ring (The Bling Ring)
di Sofia Coppola – USA 2013
con Israel Broussard, Katie Chang, Emma Watson
**1/2
Visto in divx.
Ispirato a una storia vera, e in particolare a un articolo pubblicato su "Vanity Fair" con le interviste ai protagonisti (di cui comunque cambia i nomi), il film racconta la vicenda di un gruppo di adolescenti californiani che, fra il 2008 e il 2009, entravano nelle case delle celebrità dello spettacolo per svaligiarle, portando via abiti, scarpe, gioielli e altri "trofei". Guidati dalla "capobanda" Rebecca (Katie Chang), i ragazzi – Marc (Israel Broussard), Nicki (Emma Watson), Sam (Taissa Farmiga), Chloe (Claire Julien) e occasionalmente altri amici – pianificavano le incursioni verificando su internet che i vip fossero assenti e approfittavano del fatto che le case fossero lasciate incustodite o addirittura aperte. Naturalmente la motivazione non era la ricchezza (i ragazzi provenivano tutti da famiglie più o meno agiate) ma il desiderio di sentirsi parte del mondo dello spettacolo, dell'apparenza e dello sfarzo. Immersa in questa cultura di vanità e vacuità, con personaggi che passano le loro esistenze fra selfie, feste, alcol e droga, la pellicola si snoda in maniera alquanto monotona, ma è tremendamente efficace nel mostrare l'ossessione per la cultura pop e per i suoi idoli, dove quello che conta è più come si appare che non quello che si fa (si parla delle attrici e mai dei loro film). In questo senso, per una volta lo stile leggero e pop della Coppola è funzionale all'ambientazione e ai personaggi. La figura più interessante, comunque, è senza dubbio Marc, l'unico maschio della banda (ma appassionato di moda femminile al pari delle amiche), per il quale l'amicizia di Rebecca (senza alcun connotato sessuale, si badi bene) è l'occasione per conquistare quell'autostima, quella popolarità e quel senso di appartenenza a un gruppo che gli sono sempre mancati. Marc è anche l'unico che mostra una qualche consapevolezza di quello che sta facendo, e che cerca di mettere in guardia Rebecca dai rischi e dal pericolo di essere presi. In un contesto in cui i genitori risultano assenti, distratti o... sciroccati (vedi la madre "new age" di Nicki), gli adolescenti vivono senza progetti e in balia delle mode, del fascino dello star system e del mito di vip altrettanto vuoti (il simbolo per eccellenza ne è Paris Hilton, non a caso fra le più... derubate!).
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