29 gennaio 2018

Apollo 13 (Ron Howard, 1995)

Apollo 13 (id.)
di Ron Howard – USA 1995
con Tom Hanks, Ed Harris
***

Visto in TV.

La vera storia della tredicesima missione Apollo, partita da Cape Kennedy l'11 aprile 1970, che avrebbe dovuto portare sulla Luna i tre astronauti Jim Lovell (Tom Hanks), Fred Haise (Bill Paxton) e Jack Swigert (Kevin Bacon), quasi un anno dopo lo storico sbarco di Neil Armstrong. Ma un'esplosione in uno dei serbatoi di ossigeno a bordo (da cui la celebre frase "Houston, abbiamo un problema") costrinse l'equipaggio ad annullare l'allunaggio e a tentare un pericoloso rientro d'emergenza verso la Terra, che giunse a buon fine grazie al coraggio, all'intraprendenza, ma soprattutto alle capacità tecniche e scientifiche degli uomini della NASA, coordinati dal direttore di volo Gene Kranz (Ed Harris). Probabilmente il miglior film di Ron Howard, che mette da parte le velleità artistiche per affidarsi alla sola ricostruzione dei fatti, basandosi sul libro dello stesso Lovell "Lost Moon" (con l'espressione "Abbiamo perso la Luna") e la cura verso i dettagli tecnici (persino quelli più realistici e "sgradevoli", come la presenza di vomito e urina nello spazio). I cineasti ottennero la collaborazione e la consulenza della NASA per riprodurre sullo schermo le strutture e i materiali d'epoca, così come gli effetti dell'antigravità. Naturalmente non mancano libertà creative (diversi personaggi sono stati condensati in uno solo, come nel caso di Kranz e di Ken Mattingly, interpretato da Gary Sinise, il pilota che fu sostituito da Jack Swigert a pochi giorni dal lancio e che contribuì da Terra alla missione di salvataggio). Fra tanto realismo e attenzione agli aspetti tecnici, non mancano comunque spettacolarità e tensione, il che rende la pellicola un thriller ad alto impatto emotivo, dove persino l'enfasi e la retorica hanno comunque la loro ragione di essere (nonostante i cliche, nel finale c'è sincera emozione, forse perché sappiamo che si tratta di una storia vera: da notare però che all'uscita del film ci fu qualche disinformato che ebbe da ridire sull'"irrealistico lieto fine hollywoodiano"). L'insuccesso della missione Apollo 13 (a proposito: alla faccia della superstizione!) fu all'epoca definito "un fallimento di grande successo", per come seppe mettere in luce le capacità di ingegnarsi della NASA e quelle di sopravvivere in un ambiente estremo (in questo il film va giustamente considerato come il precursore di "Gravity" e "The martian"). Le operazioni di salvataggio furono seguite in diretta, oltre che dai parenti degli interessati, da un'intera nazione, riaccendendo l'interesse sui viaggi spaziali dopo che le attenzioni dei media erano diminuite una volta che il traguardo dello sbarco sulla Luna era già stato raggiunto. Solide le performance del cast: Hanks sfiorò il terzo premio Oscar consecutivo (dopo "Philadelphia" e "Forrest Gump"), ma il migliore è Ed Harris (che era già presente in "Uomini veri" di Philip Kaufman, ed è dunque da considerare un veterano del genere).

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