16 settembre 2017

Rapsodia per un killer (J. Toback, 1978)

Rapsodia per un killer (Fingers)
di James Toback – USA 1978
con Harvey Keitel, Tisa Farrow
**1/2

Visto in divx, in originale con sottotitoli inglesi.

A Little Italy, Jimmy Angelelli (Harvey Keitel) è schiacciato fra la passione per la musica (equamente divisa fra la classica, che suona al piano, e le canzonette degli anni '50 e '60, che ascolta con il mangianastri portatile che porta con sé ovunque si rechi) e il dovere filiale nei confronti di un padre usuraio (Michael V. Gazzo), per il quale lavora occasionalmente come "esattore". Mentre si prepara per un'audizione come pianista alla Carnegie Hall, si innamora della complicata Carol (Tisa Farrow, sorella minore di Mia) e viene incaricato dal padre di "rimettere al suo posto" un mafioso che non intende restituirgli una forte somma. Opera d'esordio di Toback (la cui carriera come regista non sarà particolarmente fortunata: meglio come sceneggiatore, invece), ispirata ai primi film di Martin Scorsese (cui ruba setting e interprete), un insolito noir urbano con un protagonista che si barcamena a fatica fra personaggi e situazioni volgari (il padre, il mondo in cui sguazza Carol) e aspirazioni alte (l'arte, l'amore, la musica classica). A guidarlo il desiderio di autodeterminazione, le aspirazioni ma anche le insicurezze affettive ("Ho bisogno che tu mi voglia", dice a Carol). Jacques Audiard ne farà un remake nel 2005, "Tutti i battiti del mio cuore", sfrondando e focalizzando di più la sceneggiatura e aggiungendovi (o meglio, riportando in superficie) il fondamentale tema della redenzione. Un esordio comunque interessante, e con un paio di scene notevoli che il regista francese riproporrà quasi identiche (il primo incontro con il padre nel locale, l'audizione fallita: persino il pezzo di Bach che Jimmy suona rimarrà lo stesso). Nel cast anche Danny Aiello, Tanya Roberts e il giocatore di football Jim Brown.

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