4 giugno 2017

Lars e una ragazza tutta sua (C. Gillespie, 2007)

Lars e una ragazza tutta sua (Lars and the Real Girl)
di Craig Gillespie – USA/Canada 2007
con Ryan Gosling, Emily Mortimer
***

Visto in divx alla Fogona, con Marisa, Monica e Sabrina.

Lars (Gosling) ha seri problemi di socializzazione, nonostante i tentativi di amici e parenti (in particolare della cognata Karin, moglie di suo fratello Gus) di farlo uscire dal suo guscio. Tutti si stupiscono, dunque, quando annuncia di essersi trovato una fidanzata. Lo stupore aumenta quando scoprono che Bianca non è altro che... una bambola a grandezza naturale. Preoccupati per la sua salute mentale, Gus e Karin lo fanno visitare da una psicologa, che suggerisce a tutti di assecondarlo. E l'intero villaggio si mobilita così per dare il benvenuto a Bianca e integrarla nella vita della comunità. Sarà poi lo stesso Lars, quando si sentirà finalmente pronto a dare il via a una relazione con una ragazza vera, a "concludere" la messinscena... Commedia insolita e originale, garbatissima e (a suo modo) romantica, che tratta il tema della solitudine e del disagio psichico in maniera leggera ma senza banalizzare l'argomento e senza ricorrere ad esasperazioni melodrammatiche o scontati cliché. Merito anche della recitazione, mai sopra le righe, di un Gosling timido e baffuto e di un brillante cast di contorno (Paul Schneider è il fratello, Emily Mortimer la cognata, Patricia Clarkson la psicologa e Kelli Garner la collega di lavoro). Anche se il film è di produzione americana (la storia si svolge in un paesino del Wisconsin), i nomi dei personaggi (il protagonista si chiama Lars Lindstrom) e l'ambientazione "nordica" (tutta la vicenda è collocata durante un nevoso inverno, con il disgelo finale che assume ovviamente una valenza metaforica) fanno pensare a una sceneggiatura di origine o influenza scandinava. La sceneggiatrice Nancy Oliver, al debutto, ha ricevuto una nomination agli Oscar.

2 commenti:

Marisa ha detto...

Piccolo film cult, da far vedere a chi ha tanta paura della "follia" e si ostina a medicalizzare ed emarginare con terapie d'urto ogni diversità.
In fondo, oltre che romantico, è un film sulla tolleranza e l'amicizia. Amicizia di tutto il paese, cosa, purtroppo, abbastanza utopica...

Christian ha detto...

Un film leggero e che lascia di buon umore (sulla stessa trama si sarebbe potuto fare qualcosa di cupo e melodrammatico). Bravo Gosling, quando ancora non era famoso.