Looper (Rian Johnson, 2012)
Looper - In fuga dal passato (Looper)
di Rian Johnson – USA 2012
con Joseph Gordon-Levitt, Bruce Willis
**1/2
Visto in divx.
Un'organizzazione criminale del futuro si sbarazza dei propri nemici inviandoli indietro nel tempo di trent'anni e facendoli uccidere da sicari chiamati "Looper". Il nome deriva dal fatto che, quando il loro contratto viene terminato, essi sono costretti ad assassinare anche sé stessi da vecchi, chiudendo così il loop (il cerchio). Ma il vecchio Joe (Willis) non ci sta a farsi ammazzare dalla propria controparte giovane, anche perché intende trovare il bambino che nel futuro diventerà il terribile Sciamano, il capo della criminalità organizzata che ha fatto uccidere sua moglie, per eliminarlo prima che sia troppo tardi... Al suo terzo film, Johnson (anche sceneggiatore) si dà alla fantascienza, genere che continuerà a frequentare nell'imminente "Star Wars: Gli ultimi Jedi", e imbastisce una storia di paradossi temporali che – come tutte – rischia di avere poco senso se ci si pensa troppo (gli stessi personaggi, a un certo punto, ironizzano sul fatto che sia meglio non parlarne, altrimenti "ci stiamo tutto il giorno e ci ritroviamo a fare diagrammi con le cannucce"). La trovata è quella di ammettere che ogni cambiamento nel passato si ripercuota immediatamente sul futuro (o sulle persone che ne provengono), modificando la realtà "in diretta" (i cattivi possono torturare la versione giovane di un personaggio, e quella vecchia vedrà apparire su di sé le cicatrici di tali ferite; l'aspetto più interessante è che anche le memorie possono cambiare istantaneamente). Se lo spunto di partenza è intrigante, il film soffre di scarso equilibrio: dopo soli otto minuti ha già raccontato quasi tutto quello che aveva da dire, ed è poi costretto a dilungarsi in sequenze dal respiro più convenzionale (tutta la parte nella fattoria), dando l'impressione di non sapere come riempire la pellicola, oltre a sfiorare il plagio di "Terminator" (con il twist che qui è il protagonista a dare la caccia ai bambini). Fra i vari temi introdotti ci sono la telecinesi (il 10% della popolazione umana ha questo potere) e il rapporto fra giovani e vecchi (nel dialogo con il sé stesso di trent'anni più tardi, Joe dice: "Questa è la mia vita di adesso, tu hai avuto la tua. Quindi fai come tutti gli altri vecchi: muori e levati dalle palle!"; sembra quasi un dibattito sulle pensioni!). Gordon-Levitt, già protagonista del film d'esordio di Johnson ("Brick"), è truccato in modo tale da assomigliare a Bruce Willis da giovane. Nel cast anche Emily Blunt, Paul Dano, Jeff Daniels e Piper Perabo.
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