15 maggio 2017

I cancelli del cielo (M. Cimino, 1980)

I cancelli del cielo (Heaven's Gate)
di Michael Cimino – USA 1980
con Kris Kristofferson, Isabelle Huppert
***

Rivisto in divx, in originale con sottotitoli.

Wyoming, 1890: i potenti allevatori di bestiame della contea di Johnson, mal tollerando la presenza di coloni e agricoltori vicino alle loro terre, si coalizzano per dichiarare guerra ai poveri immigrati che accorrono in gran numero dall'Europa, accusandoli di furto. E assoldano una banda di mercenari per eliminare gli elementi più scomodi della comunità. Sulla death list figura anche la tenutaria del bordello locale, la francese Ella (Huppert), amata sia da James Averill (Kristofferson), ricco possidente divenuto il tutore della legge nella contea, sia da Nathan Champion (Christopher Walken), pistolero al servizio degli stessi allevatori. Film fluviale (219 minuti nella versione originale, poi ridotti a 149), epico e "maledetto", passato alla storia più per il suo clamoroso insuccesso che per i suoi indubbi meriti. L'ambizioso Cimino, reduce dai fasti de "Il cacciatore", aveva ricevuto carta bianca dalla United Artists, ma sforò ampiamente il budget e i tempi di lavorazione. E il flop al botteghino (la pellicola incassò solo 3,5 milioni di dollari dopo esserne costata 44) compromise di fatto la sua carriera, oltre a causare il fallimento della leggendaria casa di produzione (che fu venduta alla MGM, di cui divenne una sussidiaria). Le conseguenze furono a lungo termine: dopo "I cancelli del cielo", i grandi studios di Hollywood decisero di non lasciare più mano libera ai registi ma di controllare più da vicino le varie fasi della lavorazione, ponendo termine alla fase (durata tutti gli anni settanta) in cui autori come Scorsese, Bogdanovich e lo stesso Cimino avevano potuto girare con una libertà mai vista prima (Spielberg dovrà fondare una sua personale casa di produzione, la DreamWorks, per continuare a fare i film che voleva). Anche il genere western ne risentì, sparendo di fatto dai radar delle grandi produzioni (e ricomparendovi solo sporadicamente, più di un decennio dopo, per esempio con "Balla coi lupi" o "Gli spietati").

Snobbato dal pubblico e rivalutato solo in seguito, il film ha certo i suoi difetti. La durata è effettivamente estenuante (sequenze come l'introduzione al college, ambientata vent'anni prima, potevano essere ridotte: ma si sa, Cimino è innamorato della lunghezza delle proprie scene), la sceneggiatura non è sempre convincente, la caratterizzazione dei personaggi lascia alquanto a desiderare (molti sembrano francamente inutili – come il locandiere John Bridges, interpretato dal quasi omonimo Jeff Bridges – o poco significativi – come l'ex amico Billy Irvine, simbolo della codardia, interpretato da John Hurt). Questo vale in particolare per i cattivi, le cui motivazioni sono schematiche e i comportamenti generici. Ma il motivo per cui la pellicola fu ferocemente attaccata dalla critica americana è probabilmente ideologico, visto che il film lancia "un attacco frontale al Sogno Americano", rappresentando in negativo i ricchi imprenditori e proprietari terrieri, forti per di più di elevati appoggi politici, e in positivo i miseri e gli umili che cercano solo di sopravvivere ("Sta diventando pericoloso essere poveri in questo paese", commenta uno di loro). La questione politica si fa esplicita nel momento in cui uno degli agricoltori accusa così i ricchi allevatori: "Si oppongono a qualsiasi iniziativa che migliori la situazione in questo paese, o che tenti di creare qualcosa di più del pascolo del bestiame a favore degli speculatori della costa orientale. Hanno portato avanti l'idea che i poveri non hanno voce in capitolo nelle questioni di questo paese". Cinematograficamente parlando, il film è sontuoso nell'idea e nella realizzazione, grazie anche alla fotografia di Vilmos Zsigmond (la polvere sollevata, che satura l'aria, è la caratteristica più evidente di molte scene, in particolare la battaglia finale). La colonna sonora di David Mansfield è integrata dal tema ricorrente del "Bel Danubio blu": dal valzer rapido e orgiastico nei cortili di Harvard alla versione lenta che si ode sul campo di battaglia. Nel cast anche Sam Waterston, Brad Dourif e Joseph Cotten. Walken e Bridges avevano già recitato per Cimino nei suoi due film precedenti.

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